"Anche nel giorno della Libia ho voluto venire qua intanto per accendere i riflettori su questa realtà industriale, per dire che l'Italia non può mangiare senza prospettive industriali, per dire che dove c'è la cultura del lavoro bisogna preservarla, ricostruirla, darle prospettiva, per dire che uno non può scappare se è una multinazionale". Così il segretario del Pd in visita a Terni tra i lavoratori del Polo Chimico ed in particolare di Basell, multinazionale americana-olandese che ha deciso la chiusura del sito.

Complessivamente il polo chimico di Terni occupa circa 1000 lavoratori, tutti a rischio in caso di chiusura definitiva di Basell. Nei giorni scorsi, per chiedere l'intervento del Governo e maggiore attenzione per la loro vertenza, i lavoratori ternani avevano percorso a piedi la strada da Terni fino a Roma, al ministero dello Sviluppo economico.

"Il governo deve usare questi giorni per aiutare in una soluzione perché una soluzione ci può essere e quindi bisogna che tutti assieme collaboriamo", ha detto ancora Bersani. "Ma è chiaro - ha aggiunto Bersani - che in questo Paese a cominciare dall'azione di governo non c'è nessuna concentrazione sul problema dell'attività industriale e dell'occupazione".