“Il caos di questi giorni, generato dall’uscita delle schede di allocazione dei posti letto ospedalieri e territoriali e dai problemi relativi al personale, non è altro che l’emergere di un malcontento più generale che trae origine dall’aggregazione delle Ulss e dalla creazione dell’Azienda Zero”. A dirlo è Ivan Bernini, segretario generale Fp Cgil Treviso e segretario regionale Fp Cgil Veneto, spiegando come “la riduzione delle Ulss non è stata preceduta da alcun piano di fattibilità, è stata del tutto improvvisata, lasciando ai singoli direttori la responsabilità di gestire una riorganizzazione complessa con le stesse risorse di prima. L’intero sistema è stato stressato, concentrato su se stesso, incapace di poter dare risposte alle priorità di salute nel territorio, alle politiche del personale e a una reale programmazione delle risorse”.

Per Ivan Bernini “nell’Ulss Marca Trevigiana, dopo l’evidente malcontento espresso da sindacati, amministratori locali e cittadini, che in ogni dove costituiscono comitati, ora si fa i conti anche con la riduzione di posti letto ospedalieri (da Castelfranco Veneto a Conegliano, fino a Vittorio Veneto), con l’assenza delle strutture intermedie, con l’insufficiente dotazione di impegnative di residenzialità nelle strutture residenziali e con una drammatica carenza di personale. L’assessore Manuela Lanzarin sta correndo ai ripari promettendo di modificare le schede ospedaliere, l’Ulss promuove l’assunzione di medici provenienti da Timisoara. Tutto questo mette in luce il palese fallimento della politica di programmazione sanitaria del Veneto”.

“Serve un cambio di passo - conclude Bernini - ammettendo gli errori e prendendo atto che quelle priorità indicate nella Legge di programmazione 2019/2023 sono irrealizzabili a queste condizioni. Il presidente Zaia, che giusto in occasione della festa della Liberazione ha richiamato il ruolo di Tina Anselmi nell’elaborazione della riforma del servizio sanitario nazionale, tessendone le lodi, dovrebbe prendere atto degli errori compiuti in questi anni, assumendosene la responsabilità”.