Abolizione del superticket di dieci euro, diminuzione dei tempi delle liste d'attesa (con potenziamento delle attività e dei servizi, anche attraverso l'assunzione di nuovo personale), inserimento in tutti gli atti di programmazione sanitaria di un protocollo a garanzia e rispetto della medicina di genere, un piano di investimenti per potenziare la medicina territoriale e domiciliare in tutte le sue articolazioni: case della salute, centri per anziani non autosufficienti, ospedali di comunità, distretti e Adi. Sono alcune della richieste che Cgil, Cisl e Uil dell'Abruzzo, insieme alle categorie dei pensionati e del pubblico impiego, hanno rivolto alla Regione, alla quale consegneranno le 20 mila firme raccolte in una petizione popolare con cui lavoratori, pensionati e cittadini sollecitano "alla politica di questa regione un cambio di rotta verso una sanità universale che garantisca a tutti il diritto alla salute e alle cure".