“Il sistema previdenziale italiano è finanziariamente stabile e lo sarà anche in prospettiva, e questo perché le ripetute manovre previdenziali hanno inciso pesantemente sulle condizioni di accesso dei lavoratori alla pensione. Inoltre la spesa pensionistica realizzata in questi anni è stata sempre e di gran lunga inferiore a quanto previsto con gli atti di programmazione finanziaria”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli in seguito alle raccomandazioni rivolte all'Italia dall’Ocse nel rapporto Economic Survey, pubblicato oggi dall'ente parigino.

Il passaggio ad un sistema ormai prevalentemente contributivo – prosegue il dirigente sindacale – rende ancor più sostenibile un intervento che abbassi le condizioni di accesso alla pensione rispetto agli attuali 67 anni, che è livello più alto in Europa”. “Dopo Quota 100 – sottolinea – è necessario individuare delle misure che rendano più sostenibile socialmente il sistema, sulla base delle richieste contenute nella piattaforma presentata al Governo dal sindacato. Il ministro Orlando – conclude Ghiselli – si era impegnato a convocare il sindacato nei primi giorni di settembre ed è grave che ancora non lo abbia fatto”.