Da oggi, 11 febbraio, e per un anno parte la cassa integrazione straordinaria a rotazione per i 269 lavoratori di Stefanel, azienda simbolo del Made in Italy negli anni '80 e '90 che ha poi subito un lento declino, acuitosi nell’ultimo decennio, con il 2007 come ultimo anno positivo.

Dopo un duro braccio di ferro tra sindacati e vertici dell'azienda nell'ultimo incontro al Mise della scorsa settimana si è raggiunta un'intesa che riduce il numero di esuberi. “L’azienda ha presentato come aveva chiesto il ministero il piano di riorganizzazione e di rilancio entrando in maggiori dettagli rispetto a quanto annunciato anche rispetto alle collezioni”, spiegano dalla Filctem Cgil di Treviso.

“Seppur restano importanti gli esuberi per la sede di Ponte di Piave (29 invece e non 38) si sono gettate le basi per un percorso di verifica ed eventuale implementazione da attuare durante i dodici mesi di cassa – continua il sindacato - In particolare si è stabilito che ci saranno degli incontri periodici sia al Mise sia attraverso l’attivazione di un tavolo permanente in Regione”.

La discussione è poi proseguita al ministero del Lavoro in merito al l’attuazione della cassa integrazione straordinaria, fino al raggiungimento dell'accordo che prevede, appunto, l’attivazione della cigs per 12 mesi. Si sono inoltre stabiliti i percorsi di gestione degli eventuali esuberi con politiche attive per la riqualificazione e ricollocazione del personale attraverso l’assegno di riqualificazione e le politiche regionali per il lavoro.

“La Filctem di Treviso e la Cgil del Veneto, nonostante le preoccupazioni per la prospettiva del sito, colgono positivamente l’apertura di un confronto serrato con l’azienda e le istituzione. Considerano questo un punto di partenza e non di arrivo di questa complessa vertenza”.