Fumata bianca. Un grande risultato atteso oltre un anno. In questi giorni, infatti, i lavoratori e le lavoratici assunti a tempo determinato presso Veneto Agricoltura stanno sottoscrivendo la trasformazione del loro contratto a tempo indeterminato. Nel corso di queste settimane saranno stabilizzati almeno 130 dipendenti dei circa 300 a tempo determinato in forza presso l’Agenzia Regionale con contratti forestali e agricoli. A darne notizia è un comunicato firmato da Sebastiano Grosselle, Diego De Bortoli, Nicola Storti, delle segreterie di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil del Veneto.

Questo è il risultato dell’accordo sindacale sottoscritto dai sindacati di categoria regionali  e l’Agenzia stessa e avvallato dalla Regione del Veneto. Per arrivare a questo risultato storico è stato necessario il lavoro sindacale durato più di un anno che ha determinato la decisione da parte della Regione Veneto di stanziare i fondi necessari per la trasformazione dei contratti attraverso la quale, oltre al superamento del meccanismo di rinnovo annuo dei rapporti di lavoro, si determina anche l’aumento del periodo lavorato per tutte queste lavoratrici e lavoratori da una media di circa 6/7 mesi l’anno alla piena occupazione.

Le tre organizzazioni sindacali Flai, Fai e Uila hanno intrapreso questa strada a partire dalla presa d’atto di una variazione nell’indirizzo della giurisprudenza anche nel Veneto in merito ai contratti a tempo determinato di carattere stagionale presso le pubbliche amministrazioni, strumento utilizzato nel contesto della forestazione in molte Regioni d’Italia e previsto anche dal Contratto Nazionale di Lavoro.

“Come sempre succede – spiega il comunicato sindacale entrando nel dettaglio della vicenda – a fronte di un quadro giurisprudenziale incerto o comunque variato, è stato necessario lavorare al fine di evitare che si creassero cortocircuiti che potevano andare a far cessare tutti i rapporti di lavoro a tempo determinato esistenti. Questo rischio si è concretamente presentato a seguito di una sentenza della Corte d’Appello di Venezia che a Marzo 2023 ha sanzionato la Regione del Veneto per alcuni contratti a tempo determinato intimandole di indennizzare i lavoratori che erano ricorsi presso quella Corte ma senza obbligare il datore di lavoro alla trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (nessuna stabilizzazione in forza della sentenza). In ragione della necessità imposta per legge di evitare un danno erariale, AVISP – Veneto Agricoltura, che dal 2018 ha ‘ereditato’ tutti i lavoratori precedentemente dipendenti della Regione Veneto per lo svolgimento dei lavori forestali, non avrebbe più potuto procedere alle riassunzioni del personale stagionale a seguito di questa novità a livello giurisprudenziale. Per noi è stato necessario quindi agire d’urgenza in questa situazione incerta attraverso un confronto serrato con la Regione del Veneto che ha portato allo stanziamento dei fondi necessari e alla copertura politica di tutta l’operazione che si compirà nell’arco dei prossimi due anni e che darà l’opportunità a tutti i dipendenti di Veneto Agricoltura che vogliano accettare di veder trasformato a tempo indeterminato il loro contratto”.

I sindacati parlano di “risultato storico perché, oltre a mettere in sicurezza il comparto da un punto di vista occupazionale, dà la possibilità a tutte e tutti di avere un lavoro stabile e una piena occupazione nell’anno. Ma oltre a questo crediamo sia necessario evidenziare anche l’aspetto della ricaduta sul territorio di questa operazione. Proprio in questi giorni di ingenti piogge e forti temporali le lavoratrici e i lavoratori di Veneto Agricoltura sono stati impegnati nelle squadre di pronto intervento ad arginare i danni da maltempo su tutto il territorio regionale. Crediamo sia evidente quanto il lavoro di questi uomini e queste donne sia fondamentale per la sicurezza delle comunità del nostro territorio sia in termini di intervento in emergenza sia, e soprattutto, in termini di capillare prevenzione attraverso i lavori svolti quotidianamente”.

“Per questo l’allungamento dei periodi lavorativi di tutti questi dipendenti ha un valore assoluto altissimo anche per la collettività ed è per questo che già da subito, chiuso questo importante accordo sulla stabilizzazione, come Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil del Veneto ci stiamo attivando per impegnare la Regione del Veneto nel tavolo di trattativa per il rinnovo del Contratto Integrativo Regionale, strumento che deve dare risposte a tutte queste lavoratrici e questi lavoratori, operai e impiegati, in termini di riconoscimento economico e della loro professionalità, nonché impostare strumenti utili a tutti, quali il protocollo operativo per gli interventi di protezione civile, la reperibilità, la formazione continua, la dotazione di mezzi e le dotazioni finanziarie”.

“La strada è ancora lunga – si conclude la nota – ma dopo aver portato a casa il risultato della stabilizzazione siamo convinti che il valore del lavoro che si esprime in questo comparto non possa che venire sempre più riconosciuto da tutti”.