“I tagli e le chiusure di Valvitalia sono inaccettabili, occorre discutere il piano industriale”. Questa la posizione della Fiom Cgil emersa nel corso del coordinamento nazionale dell’azienda, alla presenza del segretario nazionale Gianni Venturi, del coordinatore nazionale Roberto D'Andrea, dei delegati di tutti i siti produttivi e delle strutture territoriali Fiom.

Valvitalia, gruppo che ha diverse sedi produttive nelle provincie di Pavia, Vicenza, Padova, Piacenza, Ancona, oltre che in Inghilterra, Cina e Canada, si occupa di progettazione, produzione e fornitura a livello globale di apparecchiature e componenti destinati all’industria dell’energia, marina e civile. Partecipata al 50% da Cassa depositi e prestiti, attraverso Fsi, produce principalmente valvole, attuatori, raccordi, flange, giunti isolanti, sistemi per la misurazione, filtrazione e regolazione di fluidi e gas e sistemi antincendio.

Il coordinamento nazionale Fiom Cgil Valvitalia ha espresso “sostegno e solidarietà alla mobilitazione avviata dai lavoratori del sito di Due Carrare, in provincia di Padova, a seguito della comunicazione aziendale di voler chiudere lo stabilimento”.

Venturi e D’Andrea ritengono “inaccettabile una modalità di gestione aziendale che scarica sui lavoratori le conseguenze della crisi di mercato, ragionando esclusivamente in termini di tagli lineari dei costi, senza analizzare gli sviluppi del mercato e le prospettive del settore e senza neppure valutare a fondo l'integrazione commerciale e di processo attualmente presente fra gli stabilimenti del gruppo”.

Il coordinamento nazionale, soprattutto, ritiene “fondamentale discutere gli eventuali sviluppi connessi a quanto avverrà nella programmazione determinata dal Pnrr e dall'attuazione del piano di transizione energetica”.

Per questo, con l'obiettivo della piena salvaguardia occupazionale, i due esponenti sindacali considerano “indispensabile unificare la discussione con l'azienda e discutere, nel dettaglio, il piano industriale che a oggi è assente”. Il coordinamento nazionale, in conclusione, avverte che “metterà in campo tutte le iniziative necessarie per dare una reale prospettiva, consapevole che le difficoltà attualmente presenti nel mercato vanno gestite e superate e non scaricate sui lavoratori”.