Quattro anni di dura vertenza, quattro anni di cassa integrazione e di cocciuta ostinazione nel voler difendere una produzione storica con i suoi lavoratori. Alla fine ne è valsa la pena: il sito Treofan di Terni riaprirà i battenti, i suoi macchinari fermi da anni riprenderanno a marciare, per produrre quel film in polipropilene, ovvero la plastica con cui avvolgiamo alimenti, medicinali o sigarette, che valse un Nobel a Giulio Natta nel 1963.

“Una giornata come questa racchiude il senso del nostro lavoro di sindacalisti”, ha detto Sergio Cardinali, oggi impegnato nel dipartimento Politiche Industriali della Cgil nazionale, ma per anni sindacalista della chimica, nonché ternano di nascita, formatosi proprio nelle fabbriche del polo chimico. “Dopo 4 anni di vertenza, nei quali con ostinazione ci siamo battuti per scongiurare la chiusura definitiva del sito Treofan di Terni, oggi possiamo dire che si apre una pagina nuova per la chimica ternana, una pagina tutta da scrivere”. 

La vicenda infatti rischiava di chiudersi come tante altre, un'azienda con una grande storia alle spalle, tutt'altro che decotta e non in crisi di mercato, che viene acquisita nel 2018 da una multinazionale, gli indiani di Jindall, che a stretto giro decide di chiuderla. 

Ma il finale della storia ora è stato riscritto. L'insistenza del sindacato, soprattutto della Cgil, che non ha mai accettato l’idea che fosse possibile chiudere lo stabilimento, né accettare le varie offerte che non avevano le caratteristiche necessarie ad una ripresa produttiva che prevedesse anche la completa occupazione di tutti i lavoratori in cassa integrazione, ha avuto la meglio e ha fatto cambiare idea a Jindal. Ora il futuro dello stabilimento è targato Visopack, azienda polacca specializzata proprio nella produzione di film in polipropilene, che si occuperà della reindustrializzazione degli impianti.

“Oggi è una giornata importantissima per il polo chimico ternano e, soprattutto, per i lavoratori Treofan che sono in cassa integrazione straordinaria da 3 anni - ha detto Stefano Ribelli, segretario generale della Filctem Cgil di Terni - Vogliamo iniziare al più presto a parlare di lavoro, di come ripartiranno questi impianti e di piano industriale. Ma intanto rispetto alle prospettive fumose di qualche tempo fa, abbiamo messo un tassello fondamentale per il rilancio del polo chimico ternano”.

“Questa è una giornata diversa, una giornata speciale per noi lavoratori della fabbrica - ha concluso David Lulli, Rsu Treofan Filctem Cgil - in questi anni in cui ci era stato tolto il futuro non abbiamo mollato, ci abbiamo sempre creduto e il risultato è arrivato. Adesso da questo mattoncino va ricostruita una prospettiva per tutti i lavoratori”.