"Il piano strategico a lungo termine 'Dare Forward 2030' presentato oggi dall’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares non contiene nessuna garanzia per i metalmeccanici italiani. È proclamato lo stato di agitazione per garantire l’occupazione in tutti gli stabilimenti, fino all’incontro convocato dal Mise per il prossimo 10 marzo. Lo dichiarano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom Cgil e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile automotive.

"È necessario un confronto sul piano industriale - a loro avviso -, sul futuro dei lavoratori in produzione, negli enti di ricerca e sviluppo e nelle funzioni di staff, e sulle aziende della componentistica committenti. Le lavoratrici e i lavoratori stanno subendo la cassa integrazione da anni. La mancanza di investimenti e di lancio di nuovi modelli hanno determinato un impatto negativo sui salari. Le condizioni di lavoro sono inoltre complessivamente peggiorate, aggravate dalle fermate produttive improvvise per l’approvvigionamento di componenti".

"È importante la svolta elettrica e l’annuncio della produzione di batterie di cui il governo non ha comunicato nulla ai sindacati e ai lavoratori - proseguono i sindacalisti -. Se non ci saranno garanzie, a partire dal 10 marzo, sulle missioni produttive, sugli investimenti, sui modelli e sui volumi, la Fiom si mobiliterà con le lavoratrici e con i lavoratori per un piano necessario per superare il ricorso agli ammortizzatori sociali e per far ripartire l’industria dell’automotive con investimenti per la transizione nel nostro Paese".