"Su temi come il lavoro, le infrastrutture, la sanità, il futuro del porto di Gioia Tauro, il governo nazionale deve dare risposte concrete nell'annunciata riunione del Consiglio dei ministri in Calabria". A dirlo sono i segretari generali della Cgil Calabria (Angelo Sposato), Cisl (Tonino Russo) e Uil (Santo Biondo). I sindacati auspicano che "si possa finalmente aprire una fase di concertazione e confronto, sempre più indispensabili per la Calabria e per il Paese", sollecitando il governo "a passare dalle parole ai fatti". Nel dettaglio, Cgil, Cisl e Uil Calabria chiedono al governo nazionale lo sblocco dei cantieri fermi, a partire da quelli relativi alla Statale 106, con riferimento in particolare al macrolotto nell'alto Jonio cosentino, e l'aumento degli investimenti per tutte le infrastrutture calabresi, come la ferrovia jonica e l'alta velocità sulla dorsale tirrenica. "Urgente", inoltre, è la predisposizione di un piano straordinario per il lavoro in Calabria, perché "il reddito di cittadinanza può essere utile ma non è certo sufficiente ad abbattere definitivamente la disoccupazione e a contrastare la povertà".

Cgil, Cisl e Uil Calabria hanno ribadito la necessità di affrontare il tema della definitiva stabilizzazione dei precari e Lsu-Lpu della Calabria. Al centro dell'attenzione delle confederazioni regionali, inoltre, l'emergenza sanità in Calabria: "E' necessario superare il conflitto istituzionale tra il livello centrale e quello regionale, ferme restando le responsabilità anche regionali, ed è necessario - hanno spiegato Sposato, Russo e Biondo - che il governo nazionale scongiuri a tutti i costi il blocco del turn over, che sarebbe un colpo mortale per il diritto alla salute dei calabresi". Per Cgil, Cisl e Uil Calabria, infine, una priorità è anche il futuro del porto di Gioia Tauro: sul punto, i segretari generali calabresi hanno salutato "positivamente" il recente accordo tra Contship e Msc, sollecitando tuttavia "da parte del governo nazionale chiarezza sulla "mission" dell'infrastruttura portuale, perché è "inammissibile che resti escluso dall'accordo Italia-Cina sulla Via della Seta, e chiarezza sugli investimenti da attivare il prima possibile nella Zes". Cgil, Cisl e Uil Calabria sollecitano il governo nazionale anche a "mettere in campo interventi concreti in direzione del rafforzamento degli organici delle Procure antimafia e delle forze dell'ordine in Calabria". Sposato, Russo e Biondo, infine, hanno confermato che il 22 giugno a Reggio Calabria Cgil, Cisl e Uil terranno una manifestazione nazionale unitaria "perché è necessario far passare il messaggio per cui l'Italia riparte solo se ripartono il Mezzogiorno e la Calabria"