Stipendi in ritardo, cassa integrazione in scadenza, annunci di vendite, un’esposizione finanziaria importante, una crisi strisciante che da lungo tempo tiene col fiato sospeso 626 lavoratrici e lavoratori. Alla multinazionale italiana Siae Microelettronica e nella sua controllata Sm Optics, entrambe di Cologno Monzese (Milano) a dominare è la preoccupazione.

“La crisi delle due imprese viene da lontano, prodotto di una discutibile gestione finanziaria”. A dirlo è il segretario Fiom Cgil Milano Giorgio Pontarollo, annunciando la mobilitazione: ogni martedì e giovedì, fino al 30 novembre, si tiene un presidio (dalle 12.30 alle 15) davanti ai cancelli dell’azienda di telecomunicazioni (in particolare ponti radio e fibra ottica).

“Con i contratti di solidarietà alla Siae Microelettronica in vigore da aprile e con la scadenza il prossimo 3 dicembre della cassa integrazione in Sm Optics, i nodi stanno venendo al pettine”, prosegue l’esponente sindacale: “All’impegno preso da tempo dall’azienda per la presentazione di un serio piano industriale e finanziario di rilancio, visto che non mancano ordini e commesse ma mancano i fondi per sostenere le attività, sono seguiti mesi di stipendi erogati in ritardo e il mancato pagamento delle quote nel fondo pensionistico integrativo e del welfare contrattuale”.

La situazione è tutta in divenire: la Sm Optics è stata posta sul mercato, e nella controllata gli stipendi sono arrivati in ritardo anche di più di una settimana. Per fine mese, inoltre, si attendono i dati del bilancio consuntivo 2022. “L’azienda ha ufficializzato – continua il dirigente Fiom – un rapporto con un fornitore cinese che dovrebbe entrare, seppur con un ruolo di minoranza, nella compagine societaria. Vorremmo però sapere cosa cambierà e quali sono gli investimenti in programma”.

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Il 26 ottobre scorso si è svolto un incontro in Commissione Lavoro della Regione Lombardia sulla situazione della Siae Microelettronica. “L’azienda si è nuovamente impegnata – aggiunge Pontarollo – a presentare entro novembre il tanto atteso piano industriale, ma visti i precedenti l’assemblea dei lavoratori ha deciso di tenere alta la guardia organizzando per novembre un ciclo di mobilitazioni”.

Riguardo il vertice di ottobre, l’assessore regionale al Lavoro Andrea Arosio ha precisato che l’azienda “ha annunciato 43 milioni di investimento: tutti però da confermare e 13 sono nella vendita di Sm Optics. Si vuole spingere sul settore ricerca e sviluppo, ma siamo preoccupati per i 230 addetti della parte manifatturiera”.

“In una fase come questa è indispensabile che ogni risorsa, soprattutto se pubblica, venga investita nel rilancio di una attività fondamentale per il nostro paese”, conclude Pontarollo: “In Siae e Sm Optics c’è un patrimonio di professionalità che non può essere disperso, in particolare in realtà come queste interessate dal grande tema della ricerca e produzione verso la transizione tecnologica”.