Più diritti, più tutele e compensi più equi per gli shopper. È quanto prevede l’ipotesi di accordo collettivo nazionale, il primo nell’ambito del lavoro su piattaforma, sottoscritto dai sindacati di categoria Nidil Cgil, Felsa Cisl e UilTemp e l’associazione Assogrocery. L’intesa mira a regolamentare l’attività dei collaboratori delle imprese che offrono servizi di spesa online attraverso l’aiuto di sistemi digitali. Si tratta di una grande novità per il settore che in futuro potrebbe essere oggetto di un cambiamento nell’assetto normativo.

“Per questo motivo, se ciò dovesse succedere ci incontreremmo tempestivamente per aprire un tavolo di confronto e aggiornare le condizioni – affermano le organizzazioni sindacali -. L’accordo è stato costruito con una delegazione di lavoratori e ha anche l'obiettivo di realizzare nei prossimi anni una sempre maggiore sindacalizzazione e rappresentanza per migliorare le condizioni economiche e normative applicate”.

Nel dettaglio, l’ipotesi prevede una serie di migliorie per chi lavora nel settore con contratti di collaborazione. Compensi che andranno dai 12,50 euro nel 2024 ai 13,50 euro nel 2026 per ogni incarico (della durata convenzionale di un’ora); un’indennità di disponibilità di 1,30 euro l’ora che consentirà di vedere finalmente riconosciuto economicamente il tempo di attesa mantenendo la libertà di accettare gli incarichi; una saturazione minima del 75 per cento del tempo di disponibilità; maggiorazioni per la domenica e i festivi.

E poi, diritti sindacali, come assemblea, rappresentanza, bacheca elettronica; trasparenza e non discriminazione di eventuali sistemi di valutazione con la previsione di incontri specifici per condividere il funzionamento dell’algoritmo; copertura Inail e possibilità di eleggere rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; miglioramento di maternità, malattia, congedi parentali, trattamento economico degli infortuni.

Nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee con i lavoratori che dovranno votare la proposta entro l’8 marzo.