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“Ora bocciate la proposta di modifica del regolamento 1073/2009 sulla liberalizzazione dei servizi di trasporto di autobus e pullman per dare tempo alle istituzioni dell’Unione Europea di riflettere su una nuova proposta”. A chiederlo sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna ai componenti della Commissione Trasporti del Parlamento europeo che martedì 22 gennaio voteranno la revisione del regolamento.
“Lo sciopero di oggi (lunedì 21 gennaio) nel trasporto pubblico locale - affermano i sindacati - e nel settore del noleggio di pullman con conducente, proclamato contro le proposte europee di modifica peggiorativa dei regolamento 1073/2009, ma anche del 561/06 sui tempi di guida e di riposo, ha avuto altissime adesioni, con punte fino al 100 per cento in alcune provincie”. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna rimarcano come sia "forte la preoccupazione che peggiorino ulteriormente le condizioni di lavoro dei conducenti e i livelli di sicurezza dei lavoratori, dei passeggeri e, in generale, di tutti i cittadini dell'Unione Europea”. Lo sciopero odierno, della durata di quattro ore, è stato indetto “a seguito delle proposte europee di modifica peggiorativa dei regolamenti 561/06 sui tempi di guida e di riposo e 1073/2009, che liberalizza il mercato dei servizi di trasporto passeggeri, svolto con autobus e pullman nell’Unione Europea”.
In Emilia Romagna le adesioni hanno raggiunto punte superiori all’85 per cento. "Siamo soddisfatti dell'adesione, ma c'è anche forte preoccupazione se si dovesse andare in una direzione, non sufficientemente contrastata dal governo italiano, che mette a rischio la sicurezza degli operatori del settore e anche i cittadini che ne usufruiscono", commenta la segretaria generale della Filt Cgil regionale Giulia Grandi: "Con una deregolarizzazione degli orari di lavoro, e aprendo ad altri Paesi, il dumping contrattuale creerebbe lavoratori di serie A e B. Non da ultimo, il rischio concreto di una liberalizzazione del mercato, che metterebbe a rischio il posto di lavoro di migliaia di lavoratori e della sopravvivenza di molte aziende del trasporto".
(aggiornamento ore 15.45)