Il testo del decreto del Governo su salute e sicurezza è parziale e lontano dalle vere emergenze. Questo il giudizio del sindacato, dopo la riunione di oggi.

“È stato presentato un nuovo decreto legge sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento agli aspetti legati alla formazione, anche in ambito scolastico. Pur riconoscendo alcuni elementi positivi, si tratta di interventi estremamente limitati, che non affrontano in modo adeguato le reali emergenze”. Così la segretaria confederale della Cgil, Francesca Re David, al termine dell’incontro con le parti sociali sui temi della salute e sicurezza, tenuto al ministero del Lavoro, ricordando che “nella sola giornata di ieri quattro lavoratori hanno perso la vita”

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TUTTI I NODI IRRISOLTI

Prosegue quindi la dirigente sindacale: “Restano infatti del tutto irrisolti alcuni nodi fondamentali, come la qualificazione delle imprese, e rispetto dei contratti: la maggior parte degli incidenti avviene in aziende non qualificate. Il decreto non introduce alcuna misura incisiva su questo fronte, nonostante sia uno dei principali fattori di rischio”. 

Inoltre, in merito al sistema delle ispezioni, secondo Re David, “permane una grave carenza di controlli, che il provvedimento non contribuisce a risolvere. Nessuna revisione è stata introdotta sul sistema degli appalti, nonostante gli impegni presi a livello istituzionale per garantire maggiore trasparenza e sicurezza. E non vi è alcun rafforzamento dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (Rls) e dei Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (Rspp). È stata proposta l’introduzione di un badge che, oltre a qualificare il lavoratore, auspichiamo possa garantire una maggiore tutela e sicurezza, come già è stato fatto nei cantieri edili di Roma”.

MISURE PARZIALMENTE POSITIVE, MA LIMITATE

Infine, sottolinea ancora la segretaria, le risorse aggiuntive annunciate dalla Presidente del Consiglio lo scorso 1° maggio e successivamente ribadite l’8 maggio a Palazzo Chigi non trovano ancora riscontro concreto nel testo del decreto.

“Il decreto – poi – contiene misure parzialmente positive, ma di portata estremamente limitata. La soluzione per le reali questioni di fondo, che erano state annunciate, non sono state né identificate né presentate”, conclude Re David.