Si sono tenuti mercoledì 26 novembre al ministero delle Imprese i tavoli sulle aziende lucane Pmc e Brose. “In entrambi i casi – spiegano i sindacati – si è purtroppo in presenza di una cessazione di attività, conseguenza diretta del venir meno delle commesse di Stellantis, cui occorre dare immediata risposta non solo in termini di garanzia degli ammortizzatori sociali di sostegno al reddito, ma anche di politiche attive di reimpiego”.

Il ministero si è detto pronto ad avviare un percorso in tal senso. Sul versante degli ammortizzatori sociali occorre superare alcuni rilievi formali posti dal ministero del Lavoro sull’utilizzo della cassa in deroga per Pmc. Per Brose è ancora possibile proseguire con il contratto di solidarietà prorogato fino ad aprile 2026; inoltre sono in corso di definizione corsi di riqualificazione professionale per i lavoratori in sinergia con la Regione Basilicata.

“Sulla ricerca di un nuovo investitore, invece, è lo stesso ministero a essere impegnato in prima persona nella ricerca di uno o più soggetti, e anzi ci ha riferito di aver avviato già i primi contatti con imprenditori interessati”, dicono Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e Fismic: “Il Mimit ci ha detto di aver acquisito la disponibilità di principio di Stellantis a mettere a disposizione di un’operazione di reindustrializzazione lo stabile di sua proprietà, ma in uso di Pmc”. Entrambi i tavoli sono aggiornati al 14 gennaio 2026.