L'apertura della procedura di cassa integrazione straordinaria per 12 mesi, a partire dal 1° luglio prossimo, dichiarata la scorsa settimana da Phase Motion Control, azienda attiva nell’automazione industriale, desta grande preoccupazione tra i suoi 170 lavoratori dello stabilimento di Genova.

“La società – spiega la Fiom Cgil genovese – negli ultimi dieci anni ha visto una crescita esponenziale dal punto di vista dell'occupazione, all'avanguardia nella progettazione e nella produzione di motori elettrici e soluzioni per il controllo dell'energia e del movimento. Ma da qualche anno ha visto contrarre la sua capacità produttiva, soprattutto a causa del cambio di rotta che ha contraddistinto le politiche legate al settore green”.

L’assemblea sindacale di mercoledì 4 giugno “ha evidenziato una legittima preoccupazione tra i lavoratori, che ovviamente temono per il proprio futuro. A breve si terrà, come da normativa, l'incontro presso Confindustria, durante il quale chiederemo all'azienda la massima tutela verso i lavoratori interessati e quindi garanzie su occupazione e reddito”.

La Fiom Cgil territoriale così conclude: “Phase e i suoi 170 lavoratori rappresentano un presidio industriale, tecnologico e strategico fondamentale per la nostra città. Pensiamo sia fondamentale che questa crisi aziendale diventi un tema su cui tutto il territorio e le sue istituzioni focalizzino la massima attenzione al fine di tutelare il reddito dei lavoratori e la produzione”.