Esistenze precarie. In tutti i sensi. Sono le vite dei collaudatori della pista di Nardò in Salento, il Nardò Technical Center. Lo stesso tracciato dove Matteo Ottaviano, collaudatore di 36 anni pugliese, dipendente di una ditta esterna, morì il 21 febbraio del 2024 in sella a una motocicletta dopo essersi scontrato con un’auto. 

L’incidente grave di ieri pomeriggio, 18 maggio, è capitato a un pilota collaudatore, dipendente dell’azienda appaltatrice Euroservizi, per ragioni ancora sconosciute e secondo una dinamica non ancora nota. Il pilota ha perso il controllo di un prototipo della Porsche schiantandosi a 340 chilometri all’ora. Il mezzo è finito sul guardrail, ribaltandosi più volte fuori pista. Si è davvero sfiorata la tragedia: il lavoratore è stato trasportato in ospedale in codice giallo.

Dal punto di vista tecnico, il pilota stava effettuando una prova cosiddetta “esclusiva”, per testare l’auto alla massima velocità sulla pista ad anello. “In pochi sanno – denuncia la Cgil in un comunicato – che questo tipo di attività alla NTC è svolto esclusivamente dai lavoratori delle aziende appaltatrici e non dai lavoratori diretti. Un caso emblematico di quanto avviene in Italia a cui il referendum, con la vittoria del Sì al quarto quesito sulla sicurezza, vorrebbe porre un freno chiamando a responsabilità enti e aziende committenti”.

Cgil, Fiom e Filcams Lecce: “Questo tipo di incidenti accadono due o tre volte al mese sul tracciato di Nardò”

“Purtroppo – continua la nota sindacale – questi incidenti si ripetono nel tempo: eventi di questo tipo accadono spesso, mediamente due o tre volte al mese, di gravità variabile, ma tutti potenzialmente fatali. In base a uno schema ormai collaudato nel mondo del lavoro in Italia, anche in NTC le attività più rischiose e pericolose vengono esternalizzate, quindi date in appalto ad aziende esterne e di conseguenza ai lavoratori che operano in condizioni economiche e contrattuali peggiori”, spiegano Tommaso Moscara, Ciro Di Gioia e Daniela Campobasso, rispettivamente segretari generali di Cgil Lecce, Fiom Cgil Lecce e Filcams Cgil Lecce.

“Lavoratori inquadrati come autisti o meccanici e non come collaudatori”

“Basti pensare che questi lavoratori sono inquadrati come autisti o meccanici, e non come piloti collaudatori. I dipendenti della Bertrand e della Kw, le altre due aziende appaltatrici che svolgono le stesse attività, sono addirittura inquadrati nel Contratto collettivo nazionale del commercio. Tra l’altro la Kw, all’inizio di quest’anno ha di fatto rinunciato all’appalto, licenziando tutti i lavoratori”.

Sullo stabilimento di Nardò, le organizzazioni sindacali Fiom e Filcams da oltre un anno, dopo l’infortunio mortale del febbraio 2024, hanno avviato una trattativa assieme ai lavoratori impiegati nelle tre aziende esterne, per porre fine a questa situazione che dura da troppo tempo. “Abbiamo tentato di avviare un processo di internalizzazione e andremo avanti fino a quando quei lavoratori non avranno migliori e più sicure condizioni di lavoro, retribuzioni all’altezza della tipologia di attività che svolgono e delle professionalità che possiedono. La NTC deve assumersi le responsabilità che le competono”, dicono i sindacalisti.