Partita il 15 giugno, la campagna di comunicazione “Mettiamo il Turismo SottoSopra” della Filcams Cgil registra un bilancio più che positivo di questi primi due mesi di tour lungo tutto il territorio nazionale. Quattro camper hanno già toccato numerose destinazioni turistiche (Bolzano, Lombardia, Sardegna, Puglia, Abruzzo, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Toscana, Lazio, Emilia Romagna e Sicilia), incontrando lavoratrici e lavoratori nei loro luoghi di lavoro – spiagge, alberghi, bar e ristoranti – per informarli dei loro diritti, parlare delle tutele e dei servizi che Filcams e Cgil mettono a loro disposizione.

A queste si sommano otto tappe regionali, svolte con la realizzazione di tavole rotonde e iniziative per dibattere e confrontarsi con istituzioni, politica e associazioni datoriali locali sulla necessità di un nuovo modello di turismo, che rimetta al centro il lavoro, la qualità dell’occupazione e la sostenibilità delle condizioni di lavoro.

A partire dal rinnovo dei contratti nazionali del settore, necessario per dare la giusta risposta in termini salariali a retribuzioni ferme da troppo tempo e schiacciate dall’inflazione, ma anche in termini normativi per contrastare una flessibilità abusata che ha azzerato i margini di una possibile conciliazione dei tempi di vita e lavoro, nonché per attualizzare la classificazione del personale alle competenze e professionalità oggi presenti.

Le novità di quest’anno

Il tour “Mettiamo il Turismo SottoSopra” è alla sua seconda stagione, ma quest’anno ha due importanti novità. Le tappe regionali sono state svolte in luoghi della cultura, per evidenziare lo stretto legame con il turismo: solo ricomponendo la filiera turistica e unendo le rivendicazioni per entrambi i comparti sarà possibile ridare slancio a un settore indispensabile per il nostro Paese, ma fin troppo svalutato.

La seconda: alle tappe regionali e alle iniziative territoriali hanno partecipato attivamente i giovani della Rete degli studenti medi e gli universitari dell’Udu, confermando quanto sia falsa la narrazione imprenditoriale che lamenta una mancanza di disponibilità lavorativa da parte delle nuove generazioni.

Per un’occupazione regolare, stabile e dignitosa

Non si può continuare a ignorare il problema della disponibilità di manodopera specializzata nel settore del turismo, se non si interviene sui fattori di attrazione di questi posti di lavoro: la loro capacità di offrire un reddito adeguato, prospettive di sviluppo futuro, una gratificazione non solo economica.

Se secondo Unioncamere e Anpal il turismo italiano è il comparto più attivo, che sta reclutando 170 mila lavoratori nel mese di luglio, seguito dal commercio (78 mila) e dai servizi alle persone (60 mila), è sempre nel turismo, però, che persistono le difficoltà di reperimento nel 48% dei casi, otto punti in più rispetto al luglio 2022 (soprattutto nel Nord-Est, con il 54%).

“Non servono ricette innovative: contratti rinnovati, politiche di sviluppo, politiche attive del lavoro, rivisitazione della Naspi e sana imprenditoria sono gli strumenti da mettere in campo per avere finalmente un turismo capace di esprimere buona occupazione, regolare, stabile e dignitosa”, afferma la segretaria nazionale Filcams Cgil Monja Caiolo: “Solo ridistribuendo a lavoratori, territorio e comunità la ricchezza prodotta dal turismo e dalla cultura, che ne è la leva principale, si potrà avere vero sviluppo”.

Di tutto questo si è discusso nelle tappe regionali. “Adesso il tema –aggiunge Caiolo – proseguirà con i tavoli regionali che si sono aperti a seguito delle nostre iniziative, auspicando che le istituzioni esercitino le necessarie pressioni nei confronti del governo: i ministri Santanchè e Sangiuliano avrebbero dovuto convocare i sindacati, rispettivamente, entro fine luglio ed entro il 12 agosto, ma tutto tace”.

Nel frattempo, nel turismo urgono ancora politiche di settore per il suo sviluppo, capaci di programmare, mettere in sinergia tra loro i diversi patrimoni presenti sui territori e creare offerte diversificate, guardando ai diversi tipi di turismo (balneare, montano, culturale, naturalistico, lento, enogastronomico, religioso, congressuale), superando quindi i limiti della stagionalità, degli afflussi nelle sole mete note in determinati periodi dell’anno, e rispondendo a pieno alla necessità di sostenibilità (ambientale, economico-sociale, occupazionale).

Sono ancora troppe le irregolarità per quanto riguarda il “grigio” degli addetti (con quel 76% registrato dall'Ispettorato nazionale del lavoro) e le condizioni igienico-sanitarie riscontrate sempre dall’Ispettorato (31%) che mettono a rischio la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro.

La campagna non si ferma

“I nostri camper proseguiranno il tour anche in queste settimane – riprende Caiolo – e sino a tutto il mese di ottobre, con altri momenti di confronto politico già in calendario a partire da metà settembre e che si svolgeranno in Calabria, Toscana, Sicilia, Marche, Lazio, Umbria e Veneto, cui si aggiungeranno le restanti regioni”.

Una campagna capillare che sta vedendo “il coinvolgimento di tutte le nostre strutture, regionali e territoriali, e di cui siamo molto soddisfatti. All’iniziativa politica, infatti, si sommano gli ottimi risultati che stiamo registrando anche in termini di proselitismo e rappresentanza”.

Da giugno a oggi, infatti, si contano già oltre un centinaio di iniziative territoriali tra volantinaggi, banchetti e assemblee cui lavoratrici e lavoratori stanno rispondendo con grande interesse, anche in coloro che non avevano ancora incontrato la Filcams e che si sono avvicinati per conoscere i loro diritti, per chiedere tutela nella rivendicazione di quanto è stato negato nel rapporto di lavoro o per potersi avvalere dei servizi messi a disposizione da Inca e Caaf.

“I nostri camper – argomenta la segretaria nazionale Filcams Cgil – sono diventati un punto di riferimento certo e i nostri dirigenti sindacali sono attesi per un’informazione, per un chiarimento, per la ribellione a forme di sfruttamento vissute, per conoscere la procedura da attuare per ottenere la Naspi”.

Monja Caiolo così conclude: “Tra circa un mese la stagione estiva si avvierà alla sua conclusione e le Filcams territoriali si sono già attrezzate, in collaborazione con l’Inca, per avviare le richieste di Naspi direttamente nei nostri camper, oppure fornendo le indicazioni per le sedi Inca più vicine ai luoghi di lavoro, al fine di supportare lavoratrici e lavoratori anche nella fase finale del rapporto di lavoro stagionale”.