Oggi è il giorno della mobilitazione di Fiom Fim e Uilm in tutta Italia. Le tute blu si fermano per otto ore e manifestazione in 20 piazze. il segretario generale dei metalmeccanici della Cgil, Michele De Palma, è a Napoli. La diretta.

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10:25

Il comizio finale di De Palma a Napoli: "Quello che avevamo detto lo abbiamo fatto". Il video

09:16

Metalmeccanici in corteo in Tangenziale a Bologna e nel Porto di Ancona: "Senza contratto si ferma il Paese"

08:10

Napoli. De Palma, Fiom: "Scioperiamo perché  Federmeccanica, Assistal e Unionmeccanica non si siedono al tavolo di trattative per il contratto"

12:37

Umbria, adesioni al 75% e centinaia di operai in corteo a Perugia 

Nel giorno dello sciopero nazionale dei metalmeccanici indetto da Fim, Fiom e Uil, che nelle industrie umbre ha fatto registrare un’adesione media del 75 per cento, con picchi molto più alti in alcuni stabilimenti della regione, nella mattinata di venerdì 20 giugno centinaia di operai metalmeccanici provenienti da tutte le città dell’Umbria hanno raggiunto il centro storico di Perugia per la manifestazione regionale indetta dalle organizzazioni sindacali di categoria e chiedere a gran voce il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro. Tra cori, striscioni, fumogeni e decine di bandiere verdi, rosse e blu di Fim, Fiom e Uilm, i lavoratori si sono concentrati in piazza Matteotti per poi raggiungere in corteo piazza Italia dove dal palco sono intervenuti Simone Liti, segretario generale della Fim-Cisl Umbria, Fabrizio Blasi della Uilm-Uil Umbria e Silvia Simoncini, segretaria nazionale della Fiom-Cgil. Non mancavano bandiere della pace e appelli a fermare i conflitti in corso.

“Siamo arrivati a 40 ore di sciopero – hanno sottolineato Marco Bizzarri e Alessandro Rampiconi, segretari generali di Fiom Cgil rispettivamente Perugia e Terni – e questo è un grande sacrificio per tutti i lavoratori. Ma abbiamo nuovamente incrociato le braccia e siamo ancora qui in piazza perché vogliamo assolutamente riconquistare il tavolo della trattativa. È intollerabile il perdurante atteggiamento di chiusura di Federmeccanica-Assistal e Unionmeccanica-Confapi che si rifiutano di riaprire le trattative, lasciando senza risposte migliaia di lavoratrici e lavoratori. Il contratto è scaduto da troppo tempo e la nostra piattaforma, approvata a larghissima maggioranza da tutti i lavoratori, è stata presentata ormai un anno fa. D’altronde, dal contratto nazionale passa anche il futuro del settore metalmeccanico e dell’industria del nostro Paese. Vogliamo salari che siano veramente in grado di restituire il potere d’acquisto ai lavoratori e c’è bisogno di intervenire anche su tutta la parte normativa per contrastare l’attuale modello di appalti e subappalti e del diffuso precariato che c’è nel settore. Siamo qui nella speranza che questo ulteriore sciopero possa convincere Federmeccanica-Assistal e Unionmeccanica-Confapi a riaprire il tavolo di confronto a partire dalla piattaforma presentata da Fim Fiom e Uilm”.

Ma cosa chiedono i lavoratori metalmeccanici? “Le nostre richieste – hanno ricordato Bizzarri e Rampiconi – prevedono innanzitutto un aumento salariale di 280 euro per riconquistare il potere d’acquisto, ma non basta. C’è tutta una parte della nostra piattaforma che riguarda il mercato del lavoro per limitare l’utilizzo delle forme più precarie e rendere più stabile il mondo del lavoro nel settore metalmeccanico. Abbiamo, inoltre, una parte legata a salute e sicurezza, temi quanto mai emergenziali in questo Paese visto quello che le cronache purtroppo ci restituiscono ogni giorno. La nostra è una piattaforma all’avanguardia, il problema è che è stata scalzata da una contropiattaforma che ci è stata presentata con l’idea formale di depotenziare l’effetto del Ccnl”.

 

12:26

Manifestazione a Mestre: "Senza contratto il Paese si blocca. Oggi e sempre"

Grande manifestazione a Mestre con i metalmeccanici e le metalmeccaniche di tutta la regione. "Nonostante il caldo eravamo tantissimi e combattivi perché la nostra unica meta è riconquistare il contratto. Quello Federmeccanica-Assistal e quello Unionmeccanica-Confapi. Contratti necessari per la tutela di oltre 200.000 lavoratori e lavoratrici in Veneto. Senza contratto il Paese si blocca. Oggi e sempre".

Il comizio a Mestre
12:02

In 5 mila al corteo di Napoli. Le foto

 

11:53

Un centinaio di metalmeccanici alla manifestazione regionale ad Aosta

L’area verde della Pépinière d’Entreprises - cuore industriale del capoluogo regionale valdostano - ha fatto da cornice oggi, venerdì 20 giugno, alla manifestazione regionale delle tute blu di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm (con l’adesione del sindacato autonomo Savt Met) che sempre oggi hanno proclamato a livello nazionale otto ore di sciopero. Per la Fiom Cgil Valle d’Aosta sono intervenute le Rsu Alessandro Turco (Core Informatica), Paolo D’Auria (Engineering ) e Paolo Maglione (Cogne Acciai Speciali) che hanno analizzato la situazione nelle aziende in cui lavorano. Sono tante le questioni aperte soprattutto in Core Informatica “dove pochi giorni fa la proprietà ha portato i libri in tribunale” e in Cogne Acciai Speciali dove si prevede un’estate non calda ma rovente, “in bilico i contratti a tempo determinato, la maggior parte dei quali potrebbero non essere rinnovati”. 

A fare un’analisi a 360º della situazione nelle aziende valdostane è toccato al segretario generale dei metalmeccanici della Cgil Valle d’Aosta Fabrizio Graziola e, in particolare, sullo sciopero sottolinea: “Metalmeccaniche e metalmeccanici devono essere ascoltati. È inconcepibile lasciare un milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori - a livello nazionale - senza un contratto rinnovato degno di questo nome. Con questa iniziativa di oggi siamo già a 40 ore di sciopero in tutto il territorio nazionale. Lo avevamo già anticipato che se non avessimo avuto risposte da Federmeccanica/Assistal, avremmo continuato a scioperare a oltranza e così sarà".

Il presidio di Aosta

 

11:49

La marea metalmeccanica. Le foto della Fiom Milano a Bergamo

 

11:41

Metalmeccanici in piazza: "Vogliamo il contratto". Il video racconto di Collettiva

11:12

Nelle Marche adesione dell'80% con punte del 100%. Blocco del porto ad Ancona con un flash mob

Sciopero e manifestazione, oggi, con corteo ad Ancona, indetti da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil Marche. Circa 800 lavoratori hanno partecipato all’iniziativa regionale: l’adesione allo sciopero, in
tutte le Marche, è stata dell’80% con punte di massima del 100 per cento. Nel corso della manifestazione è stato effettuato anche il blocco del porto con un flash mob. Lo sciopero nazionale dei metalmeccanici è di 8 ore e, per l’occasione, è stata organizzata una manifestazione regionale ad Ancona. Il corteo è partito da piazza Cavour alle ore 9,30, ha poi sfilato per le vie della città ed è approdato a Piazza del Plebiscito con gli interventi
dei segretari regionali di Fim e Uilm e le conclusioni della segretaria nazionale Fiom, Barbara Tibaldi.

La protesta si lega al rinnovo del contratto di lavoro che, nonostante le 32 ore di sciopero già effettuate, è ancora fermo al palo. “Il contratto serve ad aumentare i salari, contrastare la precarietà, estendere i diritti e la sicurezza sul lavoro – dichiarano Mauro Masci, Fim Cisl, Sara Galassi, Fiom Cgil, e Vincenzo Gentilucci, Uilm Uil - . Il contratto nazionale è la risposta fondamentale per contrastare la crisi e dare stabilità industriale al Paese e in particolare alle Marche”.

Il corteo ad Ancona
11:07

In FVG adesione tra il 50 e il 95%. Quasi 3 mila in corteo a Udine: "Da fabbriche e piazze segnale forte" 

Un segnale forte. Dalle fabbriche e dalla piazza. A lanciarlo i lavoratori e i sindacati metalmeccanici del Friuli Venezia Giulia, giunti alle 40 ore di sciopero nella lunga vertenza per il rinnovo dei contratti Federmeccanica-Assistal, scaduto da quasi un anno, e Unionmeccanica (Confapi), scaduto il 31 dicembre 2024. I primi dati di adesione nelle fabbriche, riferiti agli operai in produzione, vedono percentuali comprese tra il 50 e il 95% in tutta la regione. Nel pordenonese ha scioperato il 60% alla Casagrande, il 70% alla Cimoliai, l’80% alla Nidec e alla Electrolux Professional, il 95% alla Electrolux di Porcia. Percentuali alte anche in provincia di Udine: 50% alla Farem e alla Lmc, 70% alla Faber, 75% in Modine, 80% in DL Radiators, Comefri e Trametal. Nell’isontino si registrano adesioni dell’80% in Fincantieri, Roen Est, Nidec e Mw.Fep, a Trieste di va dal 60% in Arvedi e Argus Security al 70% della Pittway.

Ma a far sentire la voce dei metalmeccanici è anche la piazza di Udine. Quasi 3 mila, secondo le stime di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm del Friuli Venezia Giulia, i lavoratori e le lavoratrici che hanno dato vita al corteo, partito poco dopo le 10 di stamattina da piazzale Diacono. Il momento più caldo in via Torriani, sotto la sede di Confindustria Udine, con un lungo sit-in al grido di "contratto-contratto", uno slogan che è risuonato su tutto il percorso fino a piazza Venerio, sede del comizio conclusivo.

Obiettivo della mobilitazione sbloccare una trattativa che di fatto non è mai partita, come spiegano i segretari regionali di Fiom, Fim e Uilm, Simonetta Chiarotto, Pasquale Stasio e Roberto Zaami. "Federmeccanica e le altre associazioni datoriali devono sentire la voce dei lavoratori", dichiarano. Enormi, ricordano ancora i regionali, le distanze tra le richieste della piattaforma, che puntano ad un aumento medio a regime di 270 mensili alla fine del triennio di vigenza, scaglionato su scatti progressivi, e quanto riconosciuto dalle controparti datoriali, che intendono limitarsi all’erogazione dell’Ipca (Indice prezzi al consumo armonizzato), vale a dire 27 euro mensili per il 2025, meno di un terzo di quanto richiesto dai sindacati. Da qui l’appello di Fiom, Fim e Uilm, decisi a proseguire nella lotta fino allo sblocco della trattativa, non solo attraverso gli scioperi, ma anche rafforzando le altre forme di mobilitazione, come il blocco degli straordinari e della mobilità. 

10:56

In Basilicata nel giorno dello sciopero il presidio in ricordo di Ferdinando Roma, giovane operaio morto sul lavoro nelle ultime ore 

Lutto cittadino oggi a Pignola, provincia di Potenza, in occasione dell’ultimo saluto a Ferdinando Roma, l’operaio di 35 anni morto in seguito alle ferite riportate in un infortunio avvenuto mentre era al lavoro nell’azienda ‘Patrone e Mongiello’ dell'area industriale di Tito. L’operaio, sposato e padre di due figli, è stato schiacciato da una pressa. I funerali proprio questa mattina nella Chiesa Madre del paese, nella giornata nella quale era stato da tempo fissato lo sciopero nazionale dei metalmeccanici, il quinto dall’inizio dell’anno, per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro. Fiom e Fim hanno tenuto alle 9 un presidio nell’area industriale di Tito. Il tema della sicurezza sul lavoro è al centro della mobilitazione.

10:48

A Palermo fabbriche vuote. Fiom Fim Uilm: “Adesione enorme"

Le percentuali di adesione sono enormi: si va dall’80 per cento di Sirti al 90 per cento di Fincantieri e anche le piccole e medie imprese del palermitano hanno scioperato in massa. Il dato è chiaro: Federmeccanica ha visto le aziende svuotate. Che riaprano la trattativa”. Lo dichiarano i segretari generale di Fiom Palermo e Sicilia, Fim Palermo Trapani e Uilm Palermo Francesco Foti, Antonio Nobile e Giovanni Gerbino.  
Oggi si sono svolte altre 8 ore di sciopero per chiedere la riapertura della trattiva sul  rinnovo del contratto nazionale. A Palermo si è tenuto il sit-in sotto la sede istituzionale del Comune, a palazzo Palagonia, in via del IV aprile, per la manifestazione a livello regionale indetta da Fiom Fim e Uilm. Una delegazione è stata ricevuta dal sindaco.

“Con oggi – aggiungono Foti, Nobile e Gerbino - tocchiamo le 40 ore di sciopero per il rinnovo del contratto nazionale e la responsabilità è tutta in capo a Federmeccanica, che ha deciso in maniera unilaterale di interrompere le trattative. Chiediamo con forza che il confronto riprenda per discutere della piattaforma rivendicativa che i lavoratori hanno presentato, per un contratto e un salario adeguati”. 

“Ringraziamo il sindaco di Palermo Lagalla che ci ha ricevuti, garantendoci il supporto del Comune. Il sindaco invierà una nota al governo e ai ministeri di competenza – proseguono Foti, Nobile e Gerbino -  in cui chiederà che si facciano da garanti con Federmeccanica per la riapertura della trattativa. Ringraziamo anche i consiglieri comunali, Massimo Randazzo dei 5 Stelle e Dario Chinnici, della maggioranza, che si faranno promotori di un ordine del giorno, di cui chiederanno l’approvazione all’unanimità a tutti i consiglieri comunali, a tutela del nostro contratto e perché si riapra la vertenza”.

10:45

Oltre mille lavoratori a Udine da tutto il Friuli Venezia Giulia

Più di un migliaio di persone ha manifestato questa mattina aderendo allo sciopero nazionale dei metalmeccanici indetto da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm, con una manifestazione regionale che ha portato in piazza lavoratori da tutto il Friuli Venezia Giulia. Il corteo, partito da piazzale Diacono, ha attraversato il centro per concludersi in piazza Venerio, e si è fermato davanti alla sede di Confindustria, al grido di "Vogliamo il contratto, non vogliamo restare poveri" e "Chi non salta Confindustria è". Lo sciopero, che segna la quarantesima ora di astensione dal lavoro dall'inizio della vertenza, è stato proclamato per l'intera giornata per sollecitare il rinnovo del contratto nazionale Federmeccanica-Assistal, scaduto da un anno, e di quello Confapi, fermo dal dicembre 2024. Si tratta di circa 60 mila lavoratori in Fvg tra grandi gruppi industriali e piccole imprese, con punte di adesione del 70 per cento nelle aziende maggiori e del 65 per cento in quelle medie-piccole. Tra le testimonianze raccolte nel corso del corteo, ci sono quelle di lavoratori delegati da realtà come Fincantieri, Wärtsilä, Martelli Automotive, Bsg Caldaie di Pordenone. "Con questa giornata di sciopero - hanno segnalato i sindacati - si chiede la riapertura immediata del tavolo di trattativa, nella speranza che Federmeccanica e il nuovo presidente accolgano la richiesta di confronto già a luglio, per dare risposte a 1,6 milioni di metalmeccanici in tutta Italia".

10:25

Il comizio finale di De Palma a Napoli: "Quello che avevamo detto lo abbiamo fatto". Il video

de palma comizio napoli 20.06.25
de palma comizio napoli 20.06.25

10:07

Torino. Lodi, Fiom: "Se non riapriranno il confronto andremo avanti con la protesta"

"Giornata importantissima, alla fine di oggi saranno 40 le ore di sciopero per il contratto. Contro l'atteggiamento gretto e irresponsabile delle nostre controparti che si sono chiuse. È proprio nei momenti difficili che bisogna guardare al domani e rinnovare i contratti nazionali. Se non riapriranno il confronto continueremo la lotta e ci andremo a prendere il contratto nazionale". Lo ha detto al corteo di Torino Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom Cgil.

Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom Cgil
09:40

Perugia. Simoncini, Fiom: "Dal contratto passa il futuro dell'industria del Paese"

"Vogliamo riconquistare il tavolo di trattativa. Dal contratto nazionale passa il futuro del settore metalmeccanico e dell’industria del nostro Paese. È necessario avere un contratto che restituisca veramente il potere d'acquisto ai lavoratori". Così Silvia Simoncini, segretaria nazionale della Fiom Cgil, al corteo di Perugia.

Silvia Simoncini, segretaria nazionale Fiom Cgil

 

09:30

A Genova il corteo canta "Senza contratto c'è l'agitazione". Il video

corteo genova
corteo genova

Il corteo a Genova

09:23

A Lanciano il corteo dei metalmeccanici di Abruzzo e Molise 

''Il contratto non può più aspettare: i metalmeccanici fanno sentire la loro voce''. Con questo slogan oggi a Lanciano, provincia di Chieti, si svolge la manifestazione interregionale dei metalmeccanici in occasione dello sciopero nazionale per il rinnovo del contratto. "Una mobilitazione - dicono Fim, Uilm e Fiom - che coinvolge tutto il Paese e che vede le lavoratrici e i lavoratori di Abruzzo e Molise uniti in piazza, a testimonianza della determinazione di un'intera categoria. Dopo 40 ore di sciopero, è inaccettabile che la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale resti ancora bloccata. È il momento di riaprirla subito e di chiuderla al più presto, garantendo risposte concrete a chi ogni giorno manda avanti le fabbriche e il sistema industriale. Dai cortei e dalle piazze d'Italia arriva un messaggio forte e chiaro a Federmeccanica, Assistal e a tutte le aziende: ora basta! I metalmeccanici vogliono il contratto!" 

09:16

Metalmeccanici in corteo in Tangenziale a Bologna e nel Porto di Ancona: "Senza contratto si ferma il Paese"

Sono partite oggi le 8 ore di sciopero dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, insieme alle manifestazioni e alle iniziative su tutto il territorio. I lavoratori emiliani stanno manifestando in tangenziale a Bologna, mentre gli operai marchigiani presidiano il porto di Ancona e quelli di Genova hanno bloccato il traffico sul lungomare. 'Senza il contratto, il Paese si blocca' è lo slogan con cui le tute blu chiedono la riapertura della trattativa. ''Queste azioni di protesta evidenziano la forte partecipazione dei lavoratori e il messaggio chiaro che intendono trasmettere: il paese si ferma se Federmeccanica, Assital e Unionmeccanica non riaprono le trattative per il rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici. I lavoratori chiedono un aumento certo del salario, la riduzione dell'orario di lavoro e maggiori certezze per le lavoratrici e i lavoratori precari'', si legge in una nota inviata dalla Fiom, che avverte: ''Nelle prossime ore, sono previste ulteriori iniziative in tutta Italia, a dimostrazione che la mobilitazione dei metalmeccanici è solo all'inizio e che la richiesta di un contratto equo e giusto è più forte che mai''. 

Il corteo a Genova

 

09:12

Corteo metalmeccanici blocca il traffico a Genova

Il corteo dei metalmeccanici che si è spostato da Cornigliano verso il centro di Genova ha bloccato il traffico in lungomare Canepa e sulla strada Sopraelevata. Al passaggio del corteo, uno striscione con scritto 'contratto subito' è comparso in cima al palazzo del Matitone, dove hanno sede tanti uffici comunali. 

09:08

In Sicilia presidi e cortei sotto la pioggia
 

I primi dati sullo sciopero dei metalmeccanici in Sicilia parlano di adesione totale al Cantiere navale di Palermo e dell'80% alla Sirti. Astensione totale dal lavoro inoltre alla A2A di Messina, alla Lamael, alla Ergo Meccanica, alla Energo e Tecta, sempre nella città dello Stretto. E ancora a Messina, 100% di adesione nell'indotto della Ram, alla Cestaro Rossi, alla Off De Pasquale, alla Amarù, Irtis e Pares. In mattinata presidi Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm, le sigle organizzatrici della mobilitazione, si sono tenuti davanti a molti luoghi di lavoro, il cantiere navale di Palermo e la Dfv di Messina per citarne due. Al corteo, nel capoluogo sotto una insistente pioggia, presenti delegazioni di lavoratori da tutta la Sicilia. E i sindacati hanno già incassato la solidarietà e il sostegno del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, alla vertenza sul rinnovo contrattuale per cui con oggi si sono già svolte 40 ore di sciopero. "Il sindaco", riferiscono i sindacalisti che hanno partecipato all'incontro con Lagalla "manderà una nota ai ministeri di competenza, per sottolineare l'importanza di questo rinnovo contrattuale". 

"Riteniamo importante il sostegno delle istituzioni per una vertenza che si trascina da troppo tempo", dicono i segretari di Fiom, Fim e Uilm regionali Francesco Foti, Pietro Nicastro e Vincenzo Comella. "Si tratta di abbattere il muro dell'intransigenza di Federmeccanica, con il giusto riconoscimento - concludono - del valore del lavoro dei metalmeccanici e dei diritti, come da noi chiesto nella piattaforma nazionale, da cui bisogna ripartire per andare alla chiusura positiva della vertenza". 

Lo striscione che apre il corteo a Palermo
09:05

Alta adesione allo sciopero in Toscana

Centinaia di lavoratori metalmeccanici, tremila secondo gli organizzatori, partecipano alla manifestazione indetta oggi a Firenze da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil nell'ambito dello sciopero nazionale di settore per il rinnovo del contratto nazionale. Il corteo, con le rappresentanze delle principali aziende metalmeccaniche della Toscana, sta sfilando con striscioni e bandiere per le vie del centro, transitando dai lungarni verso l'Oltrarno, per arrivare in piazza del Carmine dove sono previsti i comizi conclusivi. Presente in piazza, fra gli altri, anche l'assessora regionale al lavoro Alessandra Nardini. I sindacati riferiscono di un'adesione elevata alla protesta: pressoché totale da parte dei lavoratori delle acciaierie di Piombino e della Magna di Livorno, all'85% per gli addetti di Nuovo Pignone-Baker Hughes a Firenze e Massa, intorno all'80% per la Pierburg di Livorno e la Valmet di Lucca, La Fortezza e Officine Mario Dorin nella provincia di Firenze, di almeno la metà dei lavoratori per Hitachi Rail Italy di Pistoia e Leonardo di Campi Bisenzio (Firenze).

08:59

Bergamo. Trevisan, Fiom: "fabbriche vuote e piazze piene sono la conferma della determinazione della nostra protesta"

"Le fabbriche vuote e le piazze piene sono la conferma che i metalmeccanici sono determinati alla riconquista del contratto nazionale di lavoro", ha detto Luca Trevisan, segretario nazionale della Fiom Cgil alla partenza del corteo a Bergamo. "E sono la migliore risposta all'intransigenza, alla ostilità che le imprese hanno avuto finora nel rapporto con i lavoratori e con il sindacato. le piazze di oggi ci dicono che i contratti nazionali di lavoro vanno rinnovati in fretta".

Luca Trevisan, Fiom
08:50

I metalmeccanici entrano in tangenziale a Bologna

Gli oltre 7 mila metalmeccanici che partecipano alla manifestazione a Bologna per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di lavoro hanno invaso la tangenziale di Bologna, bloccando il traffico. L'iniziativa è stata autorizzata dalla Questura che ha concesso ai manifestanti un tempo di 45 minuti per poter mettere in scena la protesta. Il percorso prevede circa quattro km di corteo lungo la tangenziale. Su richiesta degli organizzatori sono vietati i fumogeni. Alcuni camionisti e automobilisti che stanno percorrendo le corsie parallele rispetto a quelle occupate dalla manifestazione stanno suonando i clacson in solidarietà. 

La protesta arriva sulla tangenziale di Bologna
08:48

Ad Ancona i metalmeccanici in corteo cantano "Bella Ciao"

08:41

"Salario, diritti, dignità: contratto subito". Così lo striscione che apre il corteo di Genova

Uno striscione con scritto "Salario, diritti, dignità: contratto subito" apre il presidio dei lavoratori metalmeccanici che a Genova come nel resto d'Italia sono in sciopero per chiedere la riapertura delle trattative per il rinnovo del contratto. In Liguria la manifestazione regionale promossa da Fiom Fim Uilm ha avuto come punto di concentramento i giardini Melis di Cornigliano a Genova dove si sono riuniti i lavoratori delle grandi fabbriche genovesi, delle piccole e medie imprese della metalmeccanica e delegazioni arrivate anche dalla Spezia e da Savona. Un corteo si sta reca in centro città. 

"Quaranta ore di sciopero per riconquistare il contratto nazionale dei metalmeccanici. È dal 1997 che non accade di arrivare a questo tipo di scontro con Federmeccanica". Così il segretario generale della Fiom Cgil di Genova Stefano Bonazzi, questa mattina alla manifestazione dei metalmeccanici partita alle 9 da Cornigliano. "Oggi i metalmeccanici genovesi, con la loro consueta forza e determinazione scioperano per riconquistare quel contratto nazionale - continua Bonazzi -. Questi scioperi a oggi hanno rotto il fronte di Federmeccanica con i grandi gruppi che si sono espressi per la riapertura della trattativa, ma a oggi non siamo ancora alla riapertura del tavolo. Questo significa che questo sciopero serve per dare un'ulteriore spallata, per dare risposte chiare ai metalmeccanici che sono il salario in primis, visto l'aumento dell'inflazione degli ultimi anni e visto lo stato dei salari in Italia, e poi altri elementi legati a diritti, sicurezza e riduzione degli orari di lavoro. C'è tanto da fare, la lotta di oggi va in questa direzione e speriamo che sia determinante per riaprire il tavolo e riconquistare il nostro contratto nazionale", conclude il sindacalista. 

08:14

Bologna, partito il corteo da Parco Nord. Oltre 7 mila 

A Bologna è partita da Parco Nord la manifestazione dei metalmeccanici. Sono oltre 7 mila le persone che si sono date appuntamento per protestare e chiedere il rinnovo del contratto nazionale a Federmeccanica. Per la giornata i sindacati hanno indetto otto ore di sciopero a livello nazionale e hanno organizzato manifestazioni in tutta Italia. A quella di Bologna partecipa il segretario generale della Fim Cisl Ferdinando Uliano. Tra i partecipanti anche l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Emilia-Romagna, Giovanni Paglia. 

Il corteo dei metalmeccanici a Bologna
08:10

Napoli. De Palma, Fiom: "Scioperiamo perché  Federmeccanica, Assistal e Unionmeccanica non si siedono al tavolo di trattative per il contratto"

 

07:58

Ancona. Tibaldi, Fiom: "Oggi in Italia si blocca il Paese"

"Oggi in Italia si blocca il Paese. Un milione e mezzo di metalmeccaniche e metalmeccanici oggi scioperano per la quarantesima ora. Chiediamo 280 euro di aumento, non la Luna". Così Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom Cgil, alla partenza del corteo in piazza Cavour ad Ancona. "Federmeccanica ha rifiutato di sedersi al tavolo. Ma se non arriviamo noi alla quarta settimana, chiudono gli alimentari, chiudono i supermercati, chiudono i negozi. Il Paese va indietro. Questa gente è il motore di un intero Paese. Stiamo lottando per il futuro".

Barbara Tibaldi, Fiom
07:44

Torino. Lodi, Fiom: "La posizione degli industriali è vecchia e irresponsabile"

"Scioperiamo perché vogliamo il contratto, scioperiamo perché vogliamo dei salari dignitosi che vadano oltre l'inflazione, scioperiamo contro Federmeccanica, Assistal e Unionmeccanica che hanno un atteggiamento gretto e irresponsabile. Il contratto ce lo andiamo a prendere". Lo ha detto Samuele Lodi, segretario nazionale e responsabile automotive della Fiom, che partecipa alla manifestazione regionale dei metalmeccanici a Torino. "Gli industriali si chiudono non si capisce in difesa di cosa. È una situazione oggettivamente complicata, ma bisogna guardare avanti. Hanno una posizione vecchia e irresponsabile. L'auspicio è che ci sia una nuova stagione da parte di Federmeccanica con la nomina il 10 luglio del nuovo presidente. Se non apriranno continueremo a scioperare e gli scioperi saranno sempre più pesanti", avverte. E sottolinea la partecipazione sempre più alta dei lavoratori agli scioperi. "Quaranta ore di sciopero sono tante, è una perdita economica importante per i lavoratori. A Torino c'è anche la cassa integrazione che appesantisce ulteriormente la dinamica salariale. Da dicembre però gli scioperi sono andati sempre meglio, l'adesione è sempre più aumentata. I lavoratori hanno capito che in gioco non c'è solo questo contratto, ma la contrattazione. Noi il contratto nazionale lo vogliamo difendere e per difenderlo lo dobbiamo rinnovare". 

07:34

Napoli. De Palma, Fiom: "Rivendichiamo il rinnovo del contratto nazionale"

A Napoli il corteo è in partenza da piazza Mancini. "8 ore di sciopero e mobilitazione per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale - ha detto il segretario generale Fiom Cgil, Michele De Palma, che concluderà il comizio di piazza Matteotti -. Aumentare i salari, stabilità ai rapporti di lavoro, certezza a chi rischia la vita dentro i luoghi di lavoro. È per questo che scioperiamo e manifestiamo e chiediamo a Federmeccanica, Assistal e Unionmeccanica di sedersi al tavolo della trattativa e al governo di fare pressione sulle imprese affinché faccia pressione sulle imprese perché si rinnovi il contratto".