Decine di migliaia di metalmeccanici e metalmeccaniche sono scese oggi (venerdì 20 giugno) in piazza in tutta Italia in occasione dello sciopero nazionale di otto ore, indetto da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, per sollecitare Federmeccanica e Assistal a riaprire il tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro.

Il segretario generale Fiom Michele De Palma ha tenuto il comizio conclusivo a Napoli, mentre i segretari nazionali Luca Trevisan a Bergamo, Samuele Lodi a Torino, Barbara Tibaldi ad Ancona e Silvia Simoncini a Perugia.

Il segretario generale Fim Cisl Ferdinando Uliano ha parlato a Bologna, il leader della Uilm Uil Rocco Palombella a Mestre (Venezia). Le altre città dove si sono svolte le manifestazioni regionali sono Udine, Trento, Aosta, Genova, Firenze, Lanciano (Chieti), Roma, Bari, Potenza, Vibo Valentia, Palermo, Cagliari.

“Queste azioni di protesta – spiega la Fiom Cgil – evidenziano la forte partecipazione dei lavoratori e il messaggio chiaro che intendono trasmettere: il Paese si ferma se Federmeccanica, Assistal e Unionmeccanica non riaprono le trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici”.

La categoria Cgil così conclude: “I lavoratori chiedono un aumento certo del salario, la riduzione dell'orario di lavoro e maggiori certezze per le lavoratrici e i lavoratori precari. La mobilitazione dei metalmeccanici è solo all'inizio e la richiesta di un contratto equo e giusto è più forte che mai”.

Hanno collaborato Carlo Ruggiero, Luigi Apollonio, Giustina Iannelli, Mara Mologni, Nicola Torrini