Sono cinque i progetti di reindustrializzazione per lo stabilimento Marelli di Crevalcore (Bologna), di cui il 19 settembre scorso è stata annunciata la chiusura con il conseguente licenziamento dei 229 dipendenti, che sono stati presentati bell’incontro che si è tenuto lunedì 23 ottobre presso la Regione Emilia-Romagna.

A motivare la decisione dell’azienda di automotive (proprietà del fondo statunitense Kkr), la contrazione dei volumi legati ai motori a combustione, l’aumento dei costi di materie prime ed energia, la mancanza di nuove commesse. Nell'incontro del 3 ottobre l'azienda ha comunicato la sospensione della procedura a tempo indeterminato, precisando però che, pur impegnandosi fino alla completa reindustrializzazione del sito, comunque uscirà da Crevalcore.

“Attualmente sussistono cinque manifestazioni di interesse per lo stabilimento di Crevalcore, di cui due sono in una fase più avanzata”, spiegano Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil: “I nomi degli imprenditori sono tuttavia ancora riservati. È già noto comunque che siamo in presenza di soggetti industriali, più precisamente di quattro imprenditori italiani del campo dell’alluminio con alcune centinaia di dipendenti e di una multinazionale europea (sempre dell’alluminio) con alcune migliaia di dipendenti.

I sindacati hanno chiesto “un riassorbimento di almeno 150 lavoratori di Crevalcore, dei 229 coinvolti”. Marelli ha anche dato “la disponibilità ad affiancare alla reindustrializzazione del sito altri strumenti condivisi, compresa la ricollocazione in altre sedi del gruppo, di cui potenzialmente 10 a Bologna, 30 a Corbetta, 30 a Tolmezzo, probabilmente 15 a Caivano”.

Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil precisano che “l’intervento della Regione Emilia-Romagna si sta rivelando prezioso per avviare un confronto serrato con Marelli e provare a scongiurare la chiusura di Crevalcore, dando una risposta a tutti i 229 lavoratori del sito. Affinché il negoziato prosegua è però indispensabile conoscere quanto prima le identità dei potenziali investitori e il numero dei lavoratori che in concreto sarebbero riassorbiti”.

Il prossimo incontro in sede regionale si terrà a Bologna il 3 novembre, prima di quello già programmato al ministero delle Imprese per l’8 novembre.