I settori pubblici vanno allo sciopero. Mercoledì 9 dicembre i lavoratori incrociano le braccia e scendono in piazza, nel rispetto delle misure anti-Covid, per rivendicare il contratto nazionale, maggiore sicurezza e un piano straordinario di assunzioni. È uno sciopero per il Paese, come ha detto il segretario generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, una protesta che riguarda tutti per chiedere servizi pubblici di qualità. E poi le assunzioni, che possono portare oltre 500 mila posti di lavoro soprattutto ai giovani. Il governo finora non ha risposto, non ha mai convocato i sindacati. Nel giorno dello stop sono previsti presìdi e iniziative in molte città del Paese. A Roma i lavoratori si ritrovano sotto Palazzo Vidoni, la sede del ministero della Funzione pubblica.

Tante le ragioni alla base della protesta. A partire dal rinnovo contrattuale: i contratti di sanità, enti locali e amministrazioni centrali sono scaduti da due anni. Proprio la pandemia ha dimostrato che il lavoro pubblico è fondamentale, quindi i servizi per i cittadini e le imprese vanno rafforzati. Poi c'è il tema delle assunzioni: non sono più rimandabili dopo anni di blocco, con un'età media nel pubblico di 51 anni. Rinnovare la pubblica amministrazione assumendo giovani è un modo per dare servizi migliori a tutti. Quindi il nodo della sicurezza. Nei luoghi di lavoro il personale deve essere fornito di strumenti adeguati, gli ambienti vanno messi in sicurezza e bisogna impedire aggressioni. Sul tavolo c'è anche il precariato: 170 mila sono le lavoratrici e i lavoratori precari nel pubblico, che meritano la giusta dignità con il superamento della loro condizione.

Lo sciopero nazionale del comparto è stato proclamato unitariamente da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa. Una scelta che era nell'aria. Soprattutto dopo le critiche alla bozza della legge di bilancio: sulle assunzioni e i rinnovi pubblici non ci sono risposte adeguate. Questa la posizione dei sindacati: “Rispetto alle dichiarazioni del governo delle scorse settimane, non si intravede quella svolta necessaria per i settori pubblici, né sul fronte rinnovamento della pubblica amministrazione né su quello del cambiamento”.

Entrando nel merito, sul tema del lavoro da anni i sindacati chiedono "di mettere a fuoco la grave emergenza occupazione nelle pubbliche amministrazioni - scrivono -, che anche il Covid ha dimostrato essere una priorità, se vogliamo dare risposte adeguate ai cittadini e non solo nel settore sanitario". Le sigle registrano inoltre che "neanche sul fronte contrattuale il governo ha scelto di investire sulla contrattazione", con l'obiettivo di rilanciare una riforma urgente e necessaria del sistema di classificazione, un grande piano di riqualificazione del personale e i salari dei dipendenti, attualmente tra i più bassi d'Europa.

Grande solidarietà e appoggio allo sciopero è arrivato dal mondo del lavoro. “Aderisco allo sciopero per ‘Rinnovare la Pa’”. È il messaggio che tantissimi lavoratori hanno postato sotto i profili social della ministra Fabiana Dadone, così come del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, da Facebook a Twitter, per testimoniare l'adesione". Si tratta di “un vero e proprio social bombing, spiegano i sindacati, che ha intasato i profili della ministra, la quale ha risposto "impedendo commenti di adesione allo sciopero".

I messaggi sono accompagnati da una cartolina di adesione, in cui si legge: “In questi mesi di pandemia ho lavorato con abnegazione e senso di responsabilità, garantendo servizi per tutti i cittadini. Continuerò tutti i giorni a compiere il mio dovere, chiedo però al governo, di rivedere le sue scelte e rinnovare dignitosamente il mio contratto che non è un privilegio ma un diritto. Aderisco allo sciopero del pubblico impiego del 9 dicembre. Chiedo maggiore sicurezza, assunzioni per garantire servizi più efficienti e il rinnovo contrattuale, scaduto ormai da due anni, per riconoscere le nostre competenze ed il valore del lavoro nel servizio pubblico. Non siamo eroi a fasi alterne, siamo sempre stati in prima fila nella lotta al virus e continueremo a farlo. È ora di dare una risposta chiara a tutte le lavoratrici e lavoratori pubblici: contratto, assunzioni stabili, sicurezza”. Tra le moltissime adesioni arrivate, c'è anche quella del rider Yftalem Parigi in un video: "Sono medici, infermieri, insegnanti: va riconosciuto il grande lavoro che fanno ogni giorno con il rinnovo del contatto".