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Lunedì 6 dicembre sciopero generale di otto ore di tutto il gruppo Leonardo One Company, con manifestazione nazionale a Roma: l’appuntamento è in piazza Montegrappa, dalle ore 11, con interventi dei delegati del gruppo. A motivare la protesta, la preoccupazione per il futuro dell’industria della difesa e la richiesta dell’immediata apertura di un confronto con il governo e l'azienda.
“Il ruolo della difesa a livello europeo sta vivendo una fase di profonde trasformazioni”, spiega la segretaria generale Fiom Cgil Francesca Re David: “Le ricadute industriali e occupazionali dipenderanno dalla capacità e dal protagonismo tecnologico e industriale che le aziende a controllo pubblico, a partire da Leonardo, saranno in grado di avere”.
La dirigente sindacale evidenzia che “nel nostro Paese interi settori, come quello della produzione del settore aeronautico civile, vivono una crisi legata al trasporto aereo. E sono gli stabilimenti del Mezzogiorno a rischiare di pagare ancora una volta il prezzo più alto, senza una prospettiva industriale sul lungo periodo, e non sono sufficienti solo gli ammortizzatori sociali”. Inoltre, prosegue Re David, “abbiamo bisogno di conoscere il futuro della Bu Automation su cui abbiamo già dichiarato la nostra contrarierà in merito a un'eventuale cessione. E anche la paventata cessione della Bu Sistemi di Difesa (ex Oto Melara e Wass) da parte di Leonardo è un'ulteriore riduzione del perimetro industriale”.
Per la segretaria generale Fiom “è inaccettabile assistere al compimento di scelte strategiche per il futuro dell'industria della difesa nel nostro Paese senza un confronto tra il governo e le parti sociali. Serve un'immediata apertura di un confronto con il governo, i sindacati e le imprese coinvolte, a partire da Leonardo, che disegni il futuro e le prospettive dell’industria della difesa nel nostro Paese assicurando le garanzie occupazionali”.