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L’emergenza Coronavirus mette a serio rischio, non solo quest’anno scolastico, ma anche il prossimo. Ne è convinta la Flc Cgil, che sottolinea come “gli effetti negativi della precarietà del lavoro e dei tagli ai settori pubblici hanno mostrato la fallacia delle politiche di austerity”. Nella scuola, infatti, il lock out del Paese evidenza i pesanti ritardi “nell'affrontare il tema delle assunzioni e dei percorsi abilitanti dei docenti”, acuendo le conseguenze di questi rinvii.
In questo contesto, per il sindacato, la scelta della ministra Azzolina di voler bandire il concorso straordinario a breve, per poi rinviare le prove forse alla seconda metà di maggio, espone la scuola a una condizione di grave incertezza.
La Flc è convinta invece che bisogna mettere in conto la possibilità che, a causa dell'emergenza, la procedura straordinaria possa essere ulteriormente rinviata. Se non dovesse concludersi in tempo per l'avvio del nuovo anno scolastico, però, “ci troveremmo davanti a una situazione di drammatica ingovernabilità delle scuole a causa del precariato”. Una condizione che “non possiamo permetterci alla luce delle difficoltà con cui si sta concludendo l'attuale anno scolastico”.
Secondo i calcoli del sindacato, le supplenze a settembre avranno un boom e questo, dopo mesi di difficoltà e sospensione della didattica, avrebbe gravi ricadute innanzitutto per gli studenti. Mentre i precari “vedrebbero per l'ennesima volta calpestato il diritto alla stabilizzazione”.
Almeno da tre anni, infatti, nella scuola secondaria, il 70% delle cattedre che sarebbero dovute andare ai ruoli non vengono assegnate a causa della carenza di docenti collocati in posizione utile per accedere all’assunzione. “Non possiamo permetterci che questo trend continui a crescere in un quadro di ritardi, rinvii e incertezza delle scelte ministeriali – afferma ancora la Flc –. Sono ormai passati due anni da quando abbiamo presentato al ministro allora in carica la proposta di varare un piano straordinario di assunzioni per i docenti con tre annualità di servizio: questa proposta è più che mai attuale”.
La soluzione avanzata dalla Flc sarebbe “definire delle graduatorie per titoli a cui accederebbero i docenti con tre anni di servizio”. L’accesso all’assunzione potrebbe avvenire in coda a graduatorie a esaurimento, e graduatorie dei concorsi vigenti (2016 e 2018), “e la conferma nel ruolo che andrebbe fatta dopo aver svolto con esito positivo il percorso formativo abilitante”.