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È uno dei settori con una fetta consistente di lavoro nero e grigio e quindi le buone notizie sul fronte contrattuale vanno salutate con doppia soddisfazione. È finalmente arrivata la firma dell'Ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro domestico.
Stiamo parlando di oltre 817 mila assistenti familiari, colf, cosiddette badanti, baby sitter. Sono soprattutto lavoratrici, spesso in arrivo da altri Paesi. E una recentissima indagine attesta che le badanti sono sempre più anziane, l’età delle addette alla cura dei nostri anziani e delle persone non autosufficienti si attesta attorno ai 60 anni. Le ragioni sono diverse, tra cui quella che se una famiglia si trova bene difficilmente cambia la lavoratrice con cui ha stretto un vincolo di fiducia. Ma quello di cui stiamo parlando è un lavoro faticoso e il passare del tempo lo rende ancora più gravoso.
Torniamo all’ipotesi di rinnovo contrattuale. L’intesa è stata siglata dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf, e dalle associazioni datoriali Fidaldo e Domina a conclusione di un percorso negoziale complesso.
Il nuovo contratto, che entrerà in vigore a partire dal primo novembre 2025, segna un importante risultato sul fronte normativo ed economico. Per la prima volta nella contrattazione del settore si assiste a un significativo incremento dei minimi salariali, pari a 100 euro lordi a regime sul livello medio BS. Una cifra da sommare agli ulteriori 135,75 euro, frutto del recupero del costo della vita (indice Istat) avvenuto, secondo le previsioni del Ccnl, nel periodo 2021-2025. Grazie al rinnovo, la rivalutazione annuale dei minimi retributivi passerà dall'80 al 90%.
Migliora e non di poco anche la parte normativa. Sono notevoli gli avanzamenti sul fronte del sostegno alla genitorialità, per il quale il lavoro domestico, ad oggi, viene escluso dalla gran parte delle tutele legislative. Chi si occupa delle nostre case e dei nostri familiari ha a sua volta famiglia. Ma per loro fino a oggi non erano previsti permessi per prendersene cura, e il settore fino ad oggi è escluso dall'applicazione della legge 104/92. Con il nuovo contratto è introdotto finalmente il diritto di fruire di permessi per l’assistenza ai familiari con gravi disabilità. Un risultato di estrema importanza.
“L’accordo costituisce un importante passo in avanti verso il riconoscimento del valore sociale e professionale delle lavoratrici e dei lavoratori del settore domestico, figure essenziali nei servizi di cura di case, bambini, anziani, ma spesso invisibili”, hanno dichiarato Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf manifestando, come è giusto, grande soddisfazione per il buon accordo sottoscritto.






















