"Se in Italia ci sono stati più sindacati è anche per ragioni politiche. Ma oggi, delle forze politiche che nel 1944 avevano dato vita alle organizzazioni sindacali, non ce n'è più neanche una. Quindi non vedo più ragioni partitiche che impediscano di poter ragionare su un sindacato unitario". A dirlo è il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, oggi (venerdì 3 aprile) a Palermo, per un'iniziativa organizzata dallo Spi Cgil nel quartiere Brancaccio. "C'è una domanda tra i giovani, nei luoghi del lavoro, di ricostruire un'unità sindacale, che è poi un'unità del mondo del lavoro", prosegue Landini: "Cgil, Cisl e Uil hanno la responsabilità di offrire quest'opportunità. Poi, è chiaro che l'unità sindacale non si costruisce a tavolino, non è una cosa di vertice. Esiste se si ricostruisce un'unità del mondo del lavoro, e il primo punto è far sì che tutte le persone che lavorano abbiamo gli stessi diritti e le stesse tutele". "Il termine unico è un termine sbagliato e non ho mai pensato a un sindacato unico perché difendo la libertà sindacale e delle persone". In conclusione, il segretario generale precisa che quest'esigenza "nasce dall'attività unitaria che in questi mesi stiamo facendo: abbiamo proposte, piattaforme, stiamo riempiendo le piazze insieme. E poi c'è una domanda di unità che viene dal mondo del lavoro perché, mai come adesso, ci sono state differenze di visioni".