Maurizio Landini ha chiuso il congresso della Cgil di Roma e del Lazio dedicando un lungo passaggio del suo intervento alla domanda di pace che arriva dalla società. Nel ricordare la piazza dello scorso 5 novembre, mobilitata da sindacati e associazioni, Cgil in testa, per chiedere di dare spazio al negoziato e interrompere il conflitto in Ucraina, ha detto che quella piazza ha avuto e avrà un senso solo se tutti i soggetti che hanno promosso la mobilitazione continueranno la loro azione per la giustizia sociale e per la rappresentanza di una larga fetta di società che altrimenti non si sente rappresentata da nessuno.

Maurizio Landini ha anche rilanciato la mobilitazione per la pace ribadendo, come già accaduto in questi ultimi giorni di congressi regionali, che il 24 e il 25 febbraio, in occasione del primo anniversario dell'attacco russo, ci saranno nuove manifestazioni.