Precarietà, fisco, salario minimo, lavoro povero, contratti pirati. Maurizio Landini a tutto campo nell’intervista uscita oggi, 27 agosto, sul Quotidiano nazionale. Il primo pensiero va alle nuove generazioni. “Quando abbiamo ogni anno 120mila giovani che vanno all'estero penso che sia venuto il momento di mettere in discussione quelle logiche sbagliate che hanno prodotto leggi precarizzanti e un impoverimento del lavoro”.

Poveri pur lavorando

Altro capitolo, il lavoro povero che sta ormai dilagando in Italia. “Se è aumentata la disuguaglianza e si può essere poveri anche lavorando – dice il segretario generale della Cgil - non è per colpa di chi lavora, ma per le scelte sbagliate che sono state fatte”. Il sindacato sta chiedendo da tempo “di cambiare le leggi precarizzanti fatte da tutti i governi. Se governo e Parlamento non intervengono siamo pronti nei prossimi mesi a prendere in considerazione un referendum per abrogare quelle leggi folli, compreso il Jobs Act”.

Fisco, le risorse ci sono

Riguardo la manovra finanziaria, secondo Landini “non è vero che non ci sono risorse. Servono scelte chiare e diverse. Mi riferisco al Pnrr, ai fondi comunitari 2021-2027, al Fondo di sviluppo e coesione: qui ci sono risorse decisive per affrontare quei nodi strutturali che possono dare un futuro al nostro Paese”. Le risorse, sottolinea, “vanno prese dove sono. Serve una vera lotta all'evasione fiscale: con 100 miliardi di evasione si deve dire basta ai condoni e ai concordati preventivi. È il momento di tassare la rendita finanziaria e le rendite immobiliari. È il momento non di fare spot elettorali, facendo finta di tassare gli extra-profitti delle banche, per farli diventare crediti di imposta”. E ancora: “Occorre fare un ragionamento serio su tutti i profitti e su tutti gli extra-profitti. La questione fiscale è la questione delle questioni, mentre la delega approvata non va nella direzione giusta”.

Salario minimo contro i contratti pirata

Riguardo al tema del salario minimo, secondo il numero uno di Corso Italia “è un errore scaricare responsabilità politiche sul Cnel, che non può sostituirsi né al governo né al Parlamento né tantomeno alle parti sociali. È il governo che si deve assumere le sue responsabilità, convocando le parti sociali più rappresentative”. Per il sindacato serve “una legge sulla rappresentanza che è la via per cancellare i contratti pirata, dando validità di legge ai contratti dei soggetti rappresentativi e certificati. Una legge che dia il diritto ai lavoratori di votare gli accordi che li riguardano. Dentro questo contesto, per noi è venuto il momento di introdurre un salario orario minimo che valga per tutti i contratti come soglia sotto la quale nessuno può essere retribuito”.

Pronti per La Via Maestra

Nel mese di settembre la Cgil darà il via ad una grande operazione di democrazia e ascolto delle persone. Una campagna con assemblee con voto in tutta Italia su tutte le emergenze del Paese. “II 7 ottobre, poi, non è la manifestazione solo della Cgil – precisa Landini - ma di oltre cento associazioni laiche e cattoliche. E serve per indicare al Paese la via maestra dell'attuazione della Costituzione per fermare l'autonomia differenziata e per affermare la pace”.