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“Nel corso dell’incontro di oggi (giovedì 31 luglio) al ministero delle Imprese abbiamo ribadito che è inaccettabile il processo di disimpegno da parte di Exor dall’industria del nostro Paese, con la cessione di un marchio storico come Iveco all’indiana Tata”. A dirlo sono Samuele Lodi (segretario nazionale Fiom Cgil) e Maurizio Oreggia (coordinatore nazionale automotive Fiom Cgil): “L’azienda rappresenta un pezzo importante della nostra storia industriale, fatta da chi ci lavora”.
Per i due esponenti sindacali “l’operazione finanziaria non può essere considerata chiusa e immodificabile. È necessario che non tutto il pacchetto azionario venga ceduto e che comunque sia presente lo Stato con una delle controllate, come Leonardo che, oltre all’acquisizione del ramo Defence, dovrebbe entrare anche nell’operazione Iveco-Tata Motors. Iveco deve mantenere la propria autonomia progettuale e di ricerca e sviluppo, oltre che produttiva”.
Sull’operazione di acquisizione da parte di Leonardo di Iveco Defence, la Fiom ritiene che “potrebbe essere anche un’opportunità di crescita, ma è del tutto evidente che il percorso dovrà essere monitorato per porre in essere ogni elemento necessario di certezze e garanzie per il futuro. Questo anche perché ci sono attività e produzioni che sono sempre state sovrapposte tra Iveco e il ramo Defence”.
Lodi e Oreggia così concludono: “Il governo deve quindi garantire che queste scelte non abbiano ripercussioni sui siti produttivi, sugli enti centrali di ricerca e sviluppo e sull’occupazione. Il ministero delle Imprese ha preso l’impegno a convocare nelle prossime settimane un tavolo con Iveco, Leonardo e Tata Motors. Noi promuoveremo assemblee in tutto il gruppo per informare le lavoratrici e i lavoratori e decideremo le iniziative da mettere in campo per garantire un futuro contrattuale e occupazionale”.