Sciopero nazionale del comparto dell’igiene ambientale venerdì 17 ottobre con ricadute in tutti i territori. A livello veneto, i sindacati di settore Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel hanno organizzato un presidio davanti al Municipio di Treviso a partire dalle 9.15. Per le 11.30 è previsto un incontro con il presidente di Anci Veneto nonché primo cittadino del capoluogo della Marca Mario Conte. Alla base della mobilitazione, il mancato rinnovo del contratto nazionale, scaduto il 31 dicembre 2024, dovuto alla totale chiusura delle parti datoriali rispetto alle istanze delle organizzazioni sindacali.

In veneto sono circa 8500 i lavoratori che si occupano della raccolta rifiuti

Sono circa 8.500 i lavoratori che si occupano della raccolta e trasporto dei rifiuti in Veneto e che da dicembre 2024 attendono senza esito il rinnovo del loro contratto e del giusto adeguamento dei salari al costo della vita. Dopo mesi di trattative infruttuose con Utilitalia, Cisambiente-Confindustria, Assoambiente e le Centrali Cooperative, “le controparti datoriali – si legge in una nota unitaria regionale – hanno confermato la loro totale chiusura e l’assenza di volontà di rinnovare il contratto collettivo nazionale di lavoro unico dei Servizi Ambientali. Un rinnovo indispensabile per garantire più tutele su salute e sicurezza, adeguare i salari erosi dall’inflazione e rispondere alle trasformazioni del settore”.

I lavoratori denunciano carichi di lavoro sempre più pesanti

I lavoratori del settore non chiedono soltanto più soldi, ma anche un rinnovo del contratto che tenga conto maggiormente dei nuovi bisogni degli addetti e delle trasformazioni in atto nel settore. I lavoratori denunciano infatti carichi di lavoro sempre più pesanti, soprattutto a causa del sistema di raccolta porta a porta, e una classificazione del personale ormai obsoleta, che non rispecchia più le reali mansioni, in particolare negli impianti di trattamento e smaltimento. “A questo – spiegano i sindacati – si aggiunge una normativa sul diritto di sciopero troppo restrittiva e che le controparti vorrebbero ulteriormente peggiorare. Al centro delle rivendicazioni anche la sicurezza: il numero crescente di infortuni, spesso mortali, impone un intervento urgente per rafforzare la tutela dei lavoratori, garantendo maggiore trasparenza e una corretta e chiara applicazione del contratto nazionale nei cambi d’appalto”.

Lo sciopero di venerdì sarà accompagnato da un presidio dei lavoratori e delle lavoratrici del Veneto a partire dalle 9.15 davanti alla sede comunale di Ca’ Sugana, a Treviso. I rappresentanti sindacali incontreranno il presidente di Anci Veneto Mario Conte per presentare le loro richieste alle ore 11.30. Alle 10.45 è previsto un punto stampa con i rappresentanti di Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel.