Fim, Fiom, Uilm in campo per l'emergenza sanitaria. In un comunicato congiunto a firma dei segretari generali (Bentivogli, Re David e Palombella) chiedono l'estensione a tutto il paese delle misure di prevenzione e contenimento "facendo maggiormente ricorso allo smart working, aumentando le fermate, riducendo la produzione attraverso il ricorso alla cassa integrazione, alle ferie pregresse e agli scaglionamenti per l'accesso nelle mense e negli spogliatoi".

Per i sindacati è necessario aumentare ed ampliare tali strumenti "perché registriamo, purtroppo, in tantissime aziende la mancanza di dpi (mascherine, igienizzanti, etc.), sanificazione periodica dei locali e non rispetto della distanza di almeno 1 metro tra i lavoratori". Pertanto "esortiamo il Governo ad adottare immediati provvedimenti straordinari, a partire dalle zone maggiormente colpite e a rischio collasso, come nel caso della Regione Lombardia. Chiediamo al Governo un’azione di sostegno alle famiglie, con l’estensione dei congedi parentali che devono assistere i propri figli, e di sostegno alle stesse aziende, poiché il dramma sanitario può facilmente provocare una crisi economica anche sulle condizioni dei lavoratori e delle loro famiglie".

"Si possono fermare temporaneamente le produzioni e mettere in sicurezza i lavoratori per poi ripartire, ma per le aziende che non rispettano le prescrizioni metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per salvaguardare la salute dei lavoratori", conclude la nota.