"Se qualcuno pensa di far pagare ai lavoratori una legittima battaglia commerciale tra imprenditori, non faremo sconti". Ad affermarlo il segretario generale della Filt Cgil Veneto, Alessandro Piras, sulla protesta indetta dall'associazione dei trasportatori Assotir che interesserà dal 29 aprile al 3 maggio i vettori che operano per il gruppo BRT, aggiungendo che "non accetteremo che il fermo dei veicoli si traduca in ferie forzate o in assenze non retribuite dei lavoratori".

"Da parte nostra, come sempre - spiega il dirigente sindacale della Filt Cgil Veneto - siamo a disposizione per confrontarci con tutti i rappresentanti datoriali, siano essi legati a Confindustria, al mondo artigiano o altro, per costruire soluzioni a tutela del lavoro, ma non accetteremo di essere strumentalizzati o di schierarci per un'azienda o un'altra”.

"In questi anni  – prosegue – abbiamo costruito nel perimetro BRT, a livello territoriale e regionale, un sistema di contrattazione di secondo livello importante, governando fenomeni in cui l’illegalità era ben presente, contrattando fino a eliminare la presenza delle cooperative spurie nel settore, favorendo processi di emersione delle irregolarità, adeguando le retribuzioni e occupandoci proprio dell’istituto del cambio appalto. Ora come allora, siamo consapevoli dell’anomalia veneta di 300 vettori in conto BRT e del rischio di infiltrazioni di illegalità in tale sistema. Ora come allora governeremo i processi con chi accetterà regole del gioco leali e senza scorciatoie".