Buone notizie per i lavoratori della ex Whirlpool di Napoli. L’incontro odierno tra le parti convocato a Roma dal ministero delle Imprese e del Made in Italy ha dato via libera al progetto di TeaTek per la reindustrializzazione del sito napoletano. Il percorso, scrivono i sindacati metalmeccanici Fim-Fiom-Uilm in una nota unitaria, “procede secondo quanto sperato. Questo dovrebbe dunque consentire di procedere al reimpiego dei 312 lavoratori entro ottobre”.

I metalmeccanici precisano di essere “a un passo dalla possibile soluzione di una vertenza durissima durata molti anni". Ma proprio per questo abbiamo chiesto a TeaTek e al governo di addivenire a un accordo sindacale che sancisca in modo ufficiale la assunzione di tutti i lavoratori coinvolti prima che scada la naspi, vale a dire entro il 31 ottobre, e nei prossimi giorni inizieremo la discussione preliminare con la direzione aziendale”.

La società TeaTek ha acquisito lo stabilimento ex Whirlpool Napoli lo scorso aprile. L’incontro odierno tra la nuova azienda e le organizzazioni sindacali si è svolto sotto la supervisione del ministero, e fissa al 31 ottobre la data entro la quale riassumere i 312 operai. L'incontro è stato presieduto dal sottosegretario con delega alle Crisi di Impresa, Fausta Bergamotto, che ha concluso la riunione dichiarando: "invito le rappresentanze sindacali e l'azienda ad incontrarsi per preparare una bozza di accordo, che sara' poi condiviso anche dal Mimit". 

"Siamo molto soddisfatti, questa vertenza si è chiusa positivamente, oggi abbiamo ratificato quanto emerso già nel tavolo associazione industriale di Napoli". Lo ha detto Rosario Rappa della Fiom Cgil al termine dell'incontro presso il ministero. "Il piano industriale, di 20 milioni di investimento iniziale, cresce pesantemente, si parla di 60-70 milioni, sulla base anche di un intervento di Invitalia che si sta per concretizzare", ha spiegato l'esponente sindacale. "Si tratta adesso semplicemente di ratificare attraverso un accordo le assunzioni e poi la richiesta di cassa integrazione, alla luce anche di un decreto legge che dovrà essere approvato entro l'8 ottobre", ha detto ancora Rappa. "Poi ci sarà tutto lo sviluppo normale di monitoraggio, con un elemento aggiuntivo che è la presenza di Invitalia che starà anche dentro il board che sarà anche un elemento di garanzia e controllo", ha concluso il sindacalista.