C'è soddisfazione da parte del sindacato dopo l'ipotesi di accordo sull’integrativo aziendale dei dipendenti EssilorLuxottica. Sonia Tosoni e Michele Corso, rispettivamente segretario nazionale e coordinatore nazionale della Filctem Cgil  (Corso ricopre anche la carica di segretario generale della categoria in Veneto), per molti mesi hanno tessuto rapporti con la multinazionale del lusso convinti di riuscire a modellare un contratto capace di rappresentare un nuovo punto di partenza nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro non solo per i dipendenti della più importante azienda italiana dell'occhialeria.

Si tratta davvero di un accordo storico, come è stato scritto?
"È un accordo – esordisce Sonia Tosoni – che mette al centro l’organizzazione del lavoro. Tutto parte da un'idea condivisa dal sindacato con l’azienda: cogliere e affrontare le sfide di un gruppo in trasformazione puntando su lavoratrici e lavoratori artefici del successo del gruppo. Un risultato da condividere con tutti i delegati e i coordinatori di sito che fin dall'inizio di questo percorso hanno dato prova di grande ambizione. Quello degli ultimi giorni nello stabilimento bellunese di Agordo, quello in cui abitava il fondatore Leonardo Del Vecchio, è stato l'ultimo miglio di un confronto serrato ma sempre paziente e corretto. Abbiamo portato a casa miglioramenti su tutti gli istituti che regolano i diritti dei 15 mila dipendenti impiegati in Italia. Non ci resta che attendere il loro parere sull'accordo, visto che l'ultima parola spetterà – come sempre – alle lavoratrici e ai lavoratori".

Quali sono le clausole più innovative del contratto?
Michele Corso non ha dubbi: "Una settimana corta dal lunedì al giovedì a parità retributiva è un segnale molto forte verso chi immagina un mondo del lavoro fortemente polarizzato. I lavoratori potranno godere di 20 giorni di ferie, 4 di permessi oltre ai 20 venerdì liberi concordati, per un totale di 44 giornate libere. All’interno dell’accordo è previsto anche lo smart working e per gli impiegati che oggi non possono accedervi con l'azienda istituiremo delle commissioni per garantire nuove forme di conciliazione. Soprattutto abbiamo provato a superare gli odierni modelli di precarietà: va in questa direzione la stabilizzazione di 1550 addetti somministrati con il riconoscimento dell’anzianità convenzionale, ossia l'esperienza maturata fin dal primo giorno di lavoro in fabbrica anche se con contratti a tempo. Per abbassare l’età media negli stabilimenti abbiamo previsto una staffetta generazionale grazie alla quale i lavoratori più maturi potranno lavorare con un part-time al 50% ricevendo il versamento dei contributi al 100%. Per ognuno di loro verrà assunto un giovane full-time.

Le 1550 assunzioni rappresentano una inversione a U rispetto a un mondo del lavoro fatto da esternalizzazioni e subappalti. Cosa ci guadagna l'azienda?
Per Sonia Tosoni "la settimana corta consente una miglior gestione dei tempi di vita e l’azienda ne trarrà un vantaggio in termini di produttività: concedere ai dipendenti ritmi più sostenibili garantisce migliori performance, una puntuale gestione delle assenze e una programmazione affidabile delle produzioni. La stabilizzazione dei precari è stato il punto di partenza su cui costruire nuovi modelli organizzativi. Le aziende che non speculano e che vogliono continuare a crescere hanno bisogno del benessere dei propri dipendenti".

Pensate che questi princìpi possano aprire la strada a nuovi contratti di questo genere? 
"All’interno della nostra categoria – sottolinea Michele Corso – potrebbe anticipare ulteriori sperimentazioni sui temi come conciliazione, transizione digitale e tecnologica. Di certo non è stata una trattativa facile perché entrambe le parti hanno cercato di misurarsi su soluzioni originali e innovative, ma ancora sperimentali. Il confronto con EssilorLuxottica non si esaurisce con la firma dell'integrativo: insieme vigileremo sugli effetti che produrrà con i previsti spazi di monitoraggio.
Aggiunge Sonia Tosoni: "Il tema delle relazioni industriali è un tema centrale del nostro modello contrattuale. La Filctem Cgil si caratterizza per un modello partecipativo che discute e affronta tutte le scommesse che ha di fronte anche in termini di politica industriale, per trovare soluzioni innovative che tengano insieme, oltre ai diritti irrinunciabili delle lavoratrici e dei lavoratori anche il rilancio e lo sviluppo di settori strategici per il nostro paese”.

Nel 2018 la fusione tra Essilor e Luxottica ha dato vita a un colosso da 220 mila dipendenti in tutto il mondo. Il sindacato si pone domande sul futuro in Italia della multinazionale?
Conclude Michele Corso: "Tenuto conto che l’80% della produzione degli occhiali di lusso si svolge nel Bellunese, dobbiamo considerare il territorio stesso come punto di forza capace di coniugare competenze, professionalità, formazione, innovazione, investimenti. Ossia le leve attraverso cui continuare a essere competitivi a livello globale. Proseguendo su questa traiettoria, EssilorLuxottica potrà continuare a crescere salvaguardando gli stabilimenti italiani”.