È di nuovo tempo di sciopero per i 10.500 addetti di Engineering Ingegneria Informatica. Oggi (martedì 29 gennaio) sono infatti in programma altre due ore di astensione dal lavoro, dopo quelle effettuate martedì 15 gennaio. Il motivo della protesta è presto detto: da dieci anni la società (che ha sedi in numerose città italiane, oltre che all’estero) aumenta i ricavi e la redditività, ma non intende discutere di incrementi economici ai lavoratori. Da qui la decisione di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil di proclamare quattro ore di sciopero e la sospensione delle prestazioni straordinarie. Quello odierno è solo l'ultimo di una serie di scioperi, che ha visto i dipendenti fermarsi anche il 25 settembre, il 19 ottobre, il 4 e il 18 dicembre.

La trattativa non è mai decollata, nonostante, da parte del coordinamento delle Rsu, sia stata dimostrata la piena disponibilità ad avviare un confronto, come dimostra l'accordo siglato nel luglio scorso su una parte dell'intera piattaforma, quella  relativa ai punti di carattere normativo, maggiormente richiesti dall'azienda, come lavoro agile, banca ore solidali e telelavoro. L'intesa prevedeva che la discussione proseguisse poi per gli altri istituti contrattuali.

"Ma fino ad oggi, nonostante gli scioperi, ai quali sono stati aggiunti il blocco dello straordinario e dei trattamenti delle reperibilità, l'amministratore delegato di Engineering, Paolo  Pandozy,  continua  a parlare di un rinnovo a costo zero – dichiarano Angela Biondi e Francesco Foti, della Fiom Cgil di Palermo, una delle sedi principali del gruppo - Questo comportamento per noi è inaccettabile da parte di un'azienda come Engineering, che continua a crescere, fattura oltre un miliardo di euro, è presente con una cinquantina di sedi in tutto il mondo, conta oltre 10 mila  dipendenti e che, nei giorni scorsi, ha dimostrato di volere continuare a espandersi acquisendo Omnitech IT, una delle aziende più importanti nel panorama italiano sulla Cybersecurity”. 

"Siamo il gruppo che rivendica la guida nel processo di trasformazione digitale del Paese - si legge in una nota dello stabilimento fiorentino di Engineering - ma a livello di relazioni industriali siamo fermi agli anni cinquanta del secolo scorso. La direzione si sottrae al confronto disertando da quasi 6 mesi il tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto. Ricordiamogli che se il valore dell’azienda dipende dal nostro lavoro, allora si accolgano le richieste dei lavoratori e delle lavoratrici a sostegno del loro reddito. Chiediamo la riapertura della trattativa". 

Sciopero anche a Genova, dove i dipendenti della Engineering Ingegneria Informatica S.p.A., sono circa 200. "L’atteggiamento dell’azienda è inqualificabile - scrive la Rsu genovese - tenuto conto che i bilanci non parlano di un'azienda in difficoltà, ma di un'azienda che aumenta i propri utili e il numero dei dipendenti. Una crescita che però non viene riconosciuta ai lavoratori che attraverso l’integrativo possono vedere riconosciuti i loro di diritti in termini di adeguamento al costo della vita, aumento delle indennità e dei trattamenti di trasferta e welfare contrattuale, uniformità al rialzo dei trattamenti della reperibilità".

Il prossimo 5 febbraio a Roma è previsto un incontro tra azienda e coordinamento delle Rsu per valutare lo stato della sperimentazione dell'accordo sul lavoro agile e sull'istituto della banca ore solidale. In quella data, i sindacati chiederanno  contestualmente l'avvio di un confronto sui punti che non sono stati mai affrontati dall'azienda.