Grande successo di Flc e Fp Cgil alle elezioni per il rinnovo delle Rsu che si sono svolte il 14, 15, 16 aprile in tutti i luoghi di lavoro pubblico. Le due categorie della Confederazione di corso d’Italia si confermano come le più votate dalle lavoratrici e dai lavoratori dei rispettivi comparti. Successo sottolineato con grande enfasi anche da Maurizio Landini: “Siamo il primo sindacato”. Di grande rilievo anche, in un momento di grande crisi della democrazia rappresentativa come quello che stiamo vivendo, l’altissima affluenza alle urne.

Flc Cgil: “Una grande prova di democrazia” 

Con oltre 273 mila voti (28%) la Flc Cgil si conferma il sindacato più votato alle elezioni per il rinnovo delle Rsu nella scuola, nell’università, nella ricerca e nell’alta formazione artistica e musicale.

Gli esiti delle elezioni, quando mancano nello spoglio poche decine di luoghi di lavoro, consegnano al sindacato della conoscenza oltre 10 mila voti e quasi un punto percentuale in più rispetto al 2022, il raddoppio dei voti di distacco con la seconda organizzazione (+5% e 50 mila voti di differenza) e l’aumento della differenza con la terza organizzazione (+10% e 100 mila voti di differenza). Notevole la partecipazione al voto: il 74% degli aventi diritto. 

Altri numeri interessanti: La Flc Cgil è il primo sindacato nei settori della conoscenza in 14 delle 18 regioni dove si sono tenute le elezioni, conquistando rispetto al 2022 ulteriori quattro importanti territori. Aumentano i consensi in tutti i settori, a partire da scuola e università, ma in particolare nella ricerca e nell’Afam si raggiungono risultati storici. Cresce l’affluenza al voto che si attesta al 74% degli aventi diritto.

“Ѐ stata una grande prova di democrazia e partecipazione e uno straordinario riconoscimento alla nostra organizzazione che in questi anni ha difeso il ruolo delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, si è battuta per il rafforzamento della contrattazione, per salari dignitosi e per l’incremento delle risorse per il contratto nazionale, per la stabilizzazione del personale precario”. Così la segretaria generale Gianna Fracassi.

Per la sindacalista “di fronte alle controriforme che mirano a privatizzare, tagliare risorse e smantellare i nostri settori, il messaggio dei lavoratori e delle lavoratrici della conoscenza è molto chiaro: hanno scelto il sindacato che senza ambiguità e con determinazione si sta contrapponendo alle politiche del Governo e sta difendendo la scuola pubblica, l’università pubblica, la ricerca pubblica e l’alta formazione pubblica”.

La campagna elettorale è stata “durissima” e per questo il risultato “ci riempie di orgoglio e di responsabilità. Ringraziamo tutti e tutte coloro che si sono candidati e candidate, i commissari, chi ha consentito con la propria firma di presentare le nostre liste e chi con il proprio voto libero ha scelto di darci fiducia. Sempre da una sola parte, quella dei diritti, dei valori, la vostra parte”, conclude Fracassi.

Fp Cgil: i numeri dimostrano che le nostre scelte sono state giuste

“È stata una straordinaria campagna elettorale e una grandissima prova di democrazia che ancora una volta ci conferma come la categoria del pubblico impiego più votata alle elezioni Rsu 2025”. Così in una nota la Fp Cgil che sottolinea la crescita dei voti in tutti i comparti: Funzioni Centrali, +6.469; Funzioni Locali, +11.123; Sanità,  + 9988. “Numeri che attestano la fiducia nel ‘Sindacato Per Davvero’, merito degli oltre 25 mila candidati e degli attivisti che hanno animato questa grande prova di democrazia”. I dati, continua la nota, “ci consegnano una crescita straordinaria nella Sanità, il primato e una clamorosa affermazione nelle Funzioni Locali e un primato di consensi nelle Funzioni Centrali.

A conferma di un risultato importante, la Fp Cgil aumenta i propri consensi del 12% rispetto alle elezioni precedenti, “a dimostrazione che le scelte che ha fatto la categoria insieme alla Cgil erano giuste e sostenute dalle lavoratrici e dai lavoratori dei comparti pubblici che rappresentiamo. Possiamo a questo proposito affermare che le battaglie per un giusto lavoro, giusto contratto e contro la precarietà sono state sostenute dai tanti precari che si sono candidati e che sono stati eletti portandoci ad essere la categoria che prende più voti ed ha più eletti fra i precari, in particolare nella Giustizia”.

E Infine un affondo contro il governo: “Nonostante abbia più volte rappresentato da che parte sta su politiche contrattuali e occupazione alimentando lo scontro e l’accordo separato, i risultati delle elezioni Rsu 2025, al contrario, ci permettono di affermare che le scelte politiche fatte dalla nostra organizzazione in questi mesi non solo erano giuste, ma ci danno la forza di proseguire nelle rivendicazioni fino al raggiungimento di un contratto con più diritti, più salario e di continuare la battaglia per un piano straordinario per l’occupazione”.

Landini: importante l’altissima affluenza al voto

Molto soddisfatto di questi risultati anche Maurizio Landini. Per il leader del sindacato di Corso d’Italia, dalle consultazioni per le elezioni delle Rsu “emergono in modo chiaro due elementi: l’altissima affluenza al voto delle lavoratrici e dei lavoratori. Un segnale evidente di come il voto dei propri rappresentanti nei posti di lavoro sia un appuntamento sentito da milioni di lavoratrici e lavoratori. Motivo per cui sarebbe importante estendere per legge il sistema del pubblico impiego a tutti i settori privati”.

“Altro elemento che emerge – aggiunge Landini – è che la Cgil aumenta il numero dei voti reali in tutti i comparti, confermandosi il sindacato più votato. Ancora una volta, tantissime lavoratrici e tantissimi lavoratori dell'istruzione e della ricerca, università e Afam, della sanità, delle funzioni locali e delle funzioni centrali hanno scelto di votare le candidate e i candidati delle liste della funzione pubblica e della federazione lavoratori della conoscenza della Cgil, dando fiducia alla nostra Confederazione”.

“Un voto – conclude il segretario generale della Cgil – che sostiene con ancora più forza la nostra battaglia per contratti veri e per la difesa dei servizi pubblici”.