A Roma, “finalmente, il numero di occupati ha superato i livelli pre pandemia. Nel 2024, infatti, le persone occupate sono salite ad 1.245.864, il 2% in più rispetto al 2019, determinando un calo della disoccupazione al 4,8%, ben al di sotto della media regionale e nazionale superiori al 6%”. Lo dichiara in una nota il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola.

A Roma i Neet sono aumentati del 31,4% e resta il tema della iper-precarietà

“A trainare la nuova occupazione – prosegue Di Cola – sono principalmente le donne e i migranti. Se la dinamica romana mostra una maggiore resilienza e capacità di ripresa rispetto alle altre aree del Lazio, restano presenti forti criticità sul carattere qualitativo della nuova occupazione, prima fra tutte l’aumento dei Neet, i giovani espulsi sia da percorsi formativi che lavorativi, tra i 15 e i 29 anni, che passano da 41.300 a 54.300, con un balzo pari al +31,4%. Resta irrisolto anche il tema dell’iper-precarietà. A Roma per tre anni, dal 2021 al 2023, quasi la metà dei contratti di lavoro è durata effettivamente un solo giorno di lavoro. Una stortura del mercato del lavoro tutta romana, superiore di quasi 40 punti percentuali alla media nazionale”.

“Seppur in presenza di un contesto normativo nazionale ostile nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, siamo convinti che il Comune di Roma possa agire per favorire un’occupazione stabile, sicura, tutelata e dignitosa a partire dalle condizioni di lavoro negli appalti dell’amministrazione comunale e delle società partecipate del Comune. Per questo è fondamentale proseguire gli impegni presi con l’intesa sul Giubileo del lavoro per arrivare alla firma e all’attuazione del Patto per il Lavoro e lo Sviluppo Sostenibile di Roma Capitale”, conclude Di Cola.