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Giunto alla tredicesima edizione, il Premio Marco Rossi ha maturato ormai un traguardo invidiabile in questi anni, quello di essere divenuto nel tempo un punto di riferimento per chi si dedica ai temi del lavoro in forma sonora attraverso servizi o inchieste radiofoniche, edite o inedite, sempre più caratterizzate dalla forma del podcast. E sono molte le novità in elaborazione per diffondere e arricchire ancor di più questa iniziativa.
In primo luogo, la possibilità di poter ancora partecipare a questa edizione in virtù della proroga con scadenza al 31 ottobre 2025, a cui si aggiunge una nuova location per quanto concerne la serata conclusiva di premiazione, prevista nella data di giovedì 18 dicembre presso la Casa del Podcast di Roma, nella Techno Town con sede nella splendida cornice di Villa Torlonia, frutto dell’avvio di una collaborazione tra la stessa organizzazione del Premio e Assopodcast, realtà ormai riconosciuta dall’intero panorama sonoro, non solo italiano.
Questo perché, come scritto nel bando, “in questi quindici anni di piccole e grandi trasformazioni ci siamo resi conto di come la comunicazione “audio” sia cambiata e sia, soprattutto, esplosa attraverso l’utilizzo dei podcast e delle varie piattaforme. Il premio quindi, pur conservando la sua peculiarità iniziale, ossia destinato a programmi, servizi, reportage, inchieste, documentari radiofonici, apre al mondo dei podcast, divenuti l’area produttiva per eccellenza di contenuti audio negli ultimi anni. Come sappiamo, il podcast può generare nuovi punti di vista ed interessi e l’ascoltatore, oltre a sentirsi parte del racconto, può trovare in esso storie non disponibili nei social media o nei canali tradizionali”.
In preparazione anche la realizzazione di un sito per “Raccontare il lavoro”, che tra le sue iniziative prevede la cura di un archivio-audioteca che metterà a disposizione di chi vorrà l’ascolto di tutti i sonori che hanno partecipato alle precedenti edizioni, fornendo in questo modo una qualità e quantità di materiale unico nel suo genere, prezioso per ricerche e approfondimenti riguardanti il mondo nel lavoro in ogni sua declinazione, offrendo così l’opportunità di cogliere quelle che sono state le sue varie trasformazioni nel corso del tempo, descrivendo “il lavoro come fatica e dolore, come fattore di identità ed emancipazione, come realizzazione e dignità; a tempo indeterminato, in nero, in affitto; il mondo del precariato, del non lavoro, del lavoro povero; mestieri che scompaiono o professioni che si trasferiscono; il lavoro che si reinventa; il lavoro di cura e assistenza nelle sue molteplici implicazioni sulla vita individuale e sociale delle donne e degli uomini; il lavoro dei giovani italiani all’estero o dei lavoratori stranieri nel nostro paese”.
Presieduto da Marino Sinibaldi, e composto da una giuria formata da esperti e professionisti della comunicazione, con particolare riferimento ai temi sociali, il Premio Marco Rossi continua la sua avventura restituendo una dimensione del lavoro spesso sorprendente, dando voce a protagonisti troppo spesso invisibili, e a storie individuali e collettive che riportano il tema del lavoro al centro della riflessione, grazie all’impegno di partecipanti già affermati o alle prime esperienze di carattere sonoro.
In attesa di conoscere i prossimi partecipanti, e i nuovi vincitori, di seguito il bando di questa tredicesima edizione, con scadenza 31 ottobre 2025.