“Il crollo avvenuto, oggi, nel cantiere per la costruzione di un supermercato a Firenze è l’ennesima tragedia insopportabile di morte sul lavoro, di cui ancora a ore di distanza non è chiara la dimensione”. Così in una nota unitaria Cgil e Uil. “È sempre chiamato in causa il sistema dei subappalti che, in particolare nel privato, produce risparmi su condizioni di lavoro, salari, sicurezza, formazione, quindi sulle persone”.

Nell’esprimere totale vicinanza alle famiglie delle vittime, continua la nota, “diciamo anche con forza che siamo stanchi di ascoltare parole di cordoglio. Il lavoro e la sicurezza devono essere al centro dell’attenzione politica per mettere in atto soluzioni concrete, a partire dai luoghi a maggior rischio come i cantieri. Ad oggi, in questo, il governo è latitante”.

Per questi motivi, la Cgil e la Uil, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici - Fillea Cgil, Feneal Uil, Fiom Cgil e Uilm Uil - dichiarano due ore di sciopero a livello nazionale per mercoledì 21 febbraio. Inoltre i due sindacati invitano tutte le altre categorie a programmare nella stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro.

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Il cordoglio di Filcams, Fisascat e Uiltucs

“È di tre morti e due dispersi, ma sono cifre ancora provvisorie, il pesante bilancio dell'incidente sul lavoro avvenuto questa mattina a Firenze, nel cantiere per la costruzione di un nuovo punto vendita Esselunga, in via Mariti”, scrivono le tre categorie del terziario di mercato.

“Ancora una volta – precisano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – la questione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro emerge con violenza e chiede che sia affrontata con impegno e determinazione da tutti - dalle aziende alle istituzioni, alla politica - partendo da una fattiva ed efficace azione preventiva: la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori deve occupare il primo posto nell'agenda organizzativa del lavoro”.

Alla poca attenzione per la prevenzione “si sommano la scarsità dei controlli ispettivi nei cantieri e la gestione, soprattutto nel privato, di imprese spesso non qualificate, appalti dove la normativa contrattuale non è rispettata, la formazione dei dipendenti è inadeguata, le precauzioni per la sicurezza sono trascurate e orari e ritmi di lavoro rispondono più all'esigenza di chiudere in fretta che al rispetto dei lavoratori e della loro incolumità”.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs rilevano che “questa volta la tragedia è avvenuta nel cantiere della nota catena della grande distribuzione Esselunga”. Le organizzazioni sindacali di categoria “prendono atto della immediata iniziativa dell’impresa, che ha deciso di chiudere tutti i punti vendita della provincia nel pomeriggio di oggi e di mettersi a piena disposizione delle autorità. Questo non esime però dall'accertamento delle responsabilità e dalla necessità di un maggior controllo sugli appalti e sul rispetto delle norme nel settore”.

Le tre sigle “si uniscono al cordoglio per le vittime e organizzeranno nei prossimi giorni assemblee in tutti i punti vendita Esselunga per promuovere i temi del rispetto della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e per manifestare la propria vicinanza alle famiglie delle vittime in questo doloroso momento”.