Lo stato di agitazione era stato aperto dalla Fp Cgil di Roma e Lazio a seguito delle procedure di licenziamento collettivo, avviate il 5 agosto, dalla Coopservice per 45 lavoratori impiegati nei servizi integrati di gestione del patrimonio immobiliare dell’ateneo di Roma Tre. Il 4 settembre, nell'incontro in Prefettura con la cooperativa per il tentativo obbligatorio di conciliazione, l'accordo per evitare i licenziamenti e attuare un piano di pensionamento anticipato, incentivato e su base volontaria, per i tanti che potrebbero avere i requisiti per la pensione o raggiungerla attraverso un periodo di Naspi.
 
Così commenta l’accordo la Fp Cgil di Roma e Lazio: “Un risultato positivo, che conferma la posizione del sindacato. Fin da subito, abbiamo contestato le motivazioni addotte dalla cooperativa, avviando l’immediata mobilitazione”. Per la Coopservice, infatti, i licenziamenti sarebbero stati motivati da una riduzione delle effettive ore di lavoro rispetto a quelle inserite nel contratto. Motivazioni infondate, per l’effettiva riduzione del personale da inizio appalto (da 146 a 127), oltreché in contrasto con il capitolato speciale d’appalto e il rispetto della clausola sociale nel contratto con l’ateneo, di cui il mantenimento dei livelli occupazionali è parte integrante.  

“La mobilitazione – prosegue il sindacato – ha ricevuto il sostegno e la solidarietà di tutte le lavoratrici e i lavoratori dei vari appalti di ateneo, dei lavoratori e dei docenti dell’università, delle rappresentanze studentesche, oltre che interessato esponenti delle istituzioni e l’intero fronte sindacale Cgil, dal coordinamento di ateneo alla confederazione regionale. Con l'accordo, di cui si provvederà a monitorare l'iter, fornendo ai lavoratori il necessario sostegno, si restituisce serenità a tutti coloro che non hanno certo vissuto un periodo estivo sereno. Nella continua precarietà e frammentazione vissuta dai lavoratori dei servizi in appalto, stavolta abbiamo fermato un evidente abuso, riportando alla regolarità delle procedure e del rispetto dei contratti sottoscritti i gestori affidatari del servizio. Restituire dignità e certezza ai lavoratori e alle lavoratrici è la nostra priorità, e questa volta il rispetto dei diritti è stato garantito”.