Si sono appena chiuse le urne nelle aziende metalmeccaniche bolognesi per la consultazione certificata promossa da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil sull’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dell’industria metalmeccanica in scadenza a fine anno. A Bologna si sono svolte quasi 400 assemblee in 344 diverse aziende.

“Estremamente importante – si legge in una nota di Fim, Fiom e Uilm di Bologna – è l’alta partecipazione dei lavoratori al voto (16.402 votanti), che supera come votanti la consultazione sull’ipotesi di accordo del novembre del 2016, e il consenso alla proposta di piattaforma, che è pressoché unanime (98%)”.

“Questo risultato è la prova che tra le lavoratrici e i lavoratori è forte la domanda per un contratto che affronti al tempo stesso giustizia fiscale, giustizia sociale, giustizia ambientale e una più adeguata rivalutazione della retribuzione”, affermano i sindacati. La piattaforma di Fim, Fiom e Uilm è costruita intorno a tre temi centrali: l’aumento delle retribuzioni (con una richiesta di incremento dell’8% dei minimi tabellari nei prossimi tre anni 2020-2022), la riunificazione del lavoro di fronte alle tante precarietà (contratti a termine, somministrazione, appalti e subappalti) e la valorizzazione dei percorsi di formazione e della crescita professionale delle lavoratrici e dei lavoratori.

“L’alta partecipazione e il consenso schiacciante sui contenuti della piattaforma manda, da Bologna, un messaggio al tavolo nazionale di trattativa che sta per partire e anche a Confindustria Emilia e alle imprese bolognesi – concludono Fim, Fiom e Uilm –. I metalmeccanici e le metalmeccaniche di Bologna sono determinati e determinate a conquistare un giusto rinnovo del contratto nazionale”.