Un passo avanti importante, che dovrebbe portare a un accordo. È quello che si è registrato lunedì 30 settembre nell'incontro tra La Perla, sindacati ed enti locali, nel quale sono state gettate le basi per l’intesa auspicata per oggi (giovedì 3 ottobre), nel nuovo vertice previsto a Bologna, presso la sede della Regione Emilia Romagna. L’obiettivo è superare i 126 licenziamenti (su 428 dipendenti complessivi) annunciati il 24 giugno scorso dalla holding anglo-olandese Tennor (ex Sapinda), proprietaria dal febbraio 2018 del noto marchio di intimo di lusso, all'interno di un piano industriale che prevede appunto il taglio del 30 per cento del personale, per lo più concentrato nella sede centrale di Bologna.

Lunedì 30 settembre, al termine di un confronto durato ben otto ore (mentre fuori dalla sede della Regione i dipendenti manifestano a sostegno di una soluzione positiva), Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil rilasciano un comunicato annunciando un nuovo vertice per giovedì 3 ottobre “per arrivare alla sottoscrizione di un accordo che sia la base per il tavolo del ministero dello Sviluppo economico convocato per martedì 8 ottobre”, alle ore 12.30 a Roma (in via Molise 5). Una corsa contro il tempo, considerato che la procedura di mobilità per i 126 dipendenti (avviata a fine giugno, sospesa il 29 luglio e riavviata a inizio settembre) scade sabato 12 ottobre.

“Abbiamo registrato un’apertura, speriamo che giovedì 3 ci sia un accordo”, ha commentato Teresa Ruffo della Filctem Cgil bolognese: “Abbiamo fatto un ulteriore passo avanti, ma non ancora quello decisivo, per superare i licenziamenti dichiarati e che ora vanno sospesi”. L’intesa dovrebbe essere centrata su un mix di misure, che vanno dagli incentivi alle uscite (che i sindacati vogliono su base volontaria) alla cassa integrazione per riorganizzazione, ai prepensionamenti. Tutti nodi che dovranno essere sciolti giovedì 3, altrimenti i licenziamenti diverrebbero inevitabili.

Pur avendo il 6 settembre scorso debuttato alla Borsa di Parigi nel listino Euronext Growth (dedicato alle piccole e medie imprese), La Perla attraversa da anni notevoli difficoltà. L’azienda, fondata nel 1954 a Bologna dalla bustaia Ada Masotti, nel 2007 viene acquistata dal fondo americano JH Partners. Nel giugno 2013, dopo la richiesta di concordato preventivo, il marchio di lingerie viene messo all’asta e acquisito dalla Sms Finance di Silvio Scaglia per la somma di 69 milioni di euro (battendo l'offerta di Calzedonia e dell'israeliana Delta Galil Industries). Nel febbraio 2018 Scaglia ne cede il controllo alla Tennor Holding, di proprietà del finanziere tedesco Lars Windhorst. La Perla ha chiuso il bilancio 2018 con un fatturato di 106,2 milioni di euro, il 20,7 per cento in meno del 2017, con una perdita operativa di 91,3 milioni.

(mt)