La Cgil giudica positivamente gli emendamenti contro il lavoro irregolare introdotti nel decreto semplificazioni. "In queste ore sono in discussione in Senato alcuni importanti emendamenti al decreto semplificazioni al fine di contrastare lavoro nero ed evasione contributiva. Gli emendamenti hanno come obiettivo quello di equiparare le scadenze del Durc (Documento unico di regolarità contributiva) anche nel settore privato, oltre che in quello pubblico, e di prevedere che il Durc contenga anche la verifica di congruità della manodopera". Lo affermano, in una nota congiunta, la segretaria confederale della Cgil nazionale, Tania Scacchetti, e il segretario generale della Fillea, Alessandro Genovesi.

I sindacalisti quindi proseguono: "Ci aspettiamo che il governo, coerentemente con gli impegni più volte presi dai ministeri coinvolti, approvi e sostenga questi due emendamenti, anche per evitare che gli importanti e positivi incentivi pubblici per la riqualificazione del costruito, la messa in sicurezza antisismica, il risparmio energetico, possano alimentare forme di lavoro irregolare e cantieri dove non siano rispettati diritti e tutele dei lavoratori".

La ripresa, a loro avviso, "può essere pienamente garantita solo con il rispetto e il rafforzamento di norme per la corretta applicazione dei contratti nazionali, a contrasto del lavoro nero e dell’illegalità e quindi sostenendo occupazione di qualità e in sicurezza, anche a tutela delle tante imprese corrette che non possono subire la concorrenza sleale dei ‘furbetti del cantierino’ o di chi si improvvisa imprenditore edile".