Fiom Cgil nazionale e Fiom Palermo hanno presentato richiesta di costituirsi parte civile al processo iniziato oggi (mercoledì 24 febbraio) a Torino, a carico di Roberto Ginatta, per il presunto utilizzo indebito di fondi statali destinati alla trasformazione dell'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Per la Fiom-Cgil la richiesta di costituzione di parte civile, sulla cui ammissione si deciderà nell’udienza del 13 aprile, è per il danno che hanno ricevuto i lavoratori per la mancata attuazione del piano di rilancio dello stabilimento Blutec di Termini Imerese e per la presunta distrazione dei fondi pubblici che ha portato al rischio di fallimento l’intera società.

“Chiediamo al ministero dello Sviluppo economico - dichiarano la segretaria generale Fiom Cgil Francesca Re David e il segretario nazionale Michele De Palma - la convocazione urgente del tavolo di confronto per il rilancio industriale di Termini Imerese e per la tutela occupazionale dei lavoratori della Blutec (ex Fiat) e dell'indotto che oggi sono tornati a manifestare davanti allo stabilimento”. Al termine dell’assemblea, cui hanno partecipato circa 300 lavoratori, sono state montate le tende per dare vita a un presidio permanente. “Bisogna agire subito, serve una soluzione per Termini Imerese”, concludono i due esponenti sindacali: “La mobilitazione continuerà fino a quando non arriverà una risposta dal ministero dello Sviluppo economico alla richiesta di incontro”.