Si tiene martedì 5 marzo alla Belleli Energy di Mantova uno sciopero di tre ore, il terzo finora indetto da settembre da lavoratori e sindacati per protestare contro il mancato rinnovo del contratto integrativo, scaduto da ben otto anni. Nel corso della protesta si tiene anche un presidio davanti ai cancelli (appuntamento alle ore 8.30), cui partecipa l'intero direttivo della Fiom Cgil provinciale. “Avere un nuovo contratto aziendale dopo otto anni è un nostro diritto e lotteremo finché non l'avremo ottenuto. La questione salariale non può essere lasciata completamente a disposizione dell'azienda, gestita a livello individuale e secondo criteri stabiliti unilateralmente da quest'ultima”, spiegano i sindacati: “La richiesta di avere un nuovo contratto integrativo ha anche lo scopo di valorizzare la capacità e l'esperienza delle maestranze di Belleli Energy: non lasciamo che venga sminuito ciò che sappiamo fare e facciamo tutti i giorni in questa fabbrica”. Per il segretario generale della Fiom Cgil mantovana Marco Massari, questa iniziativa “non sarà l'ultima, poiché i lavoratori sono determinati a riappropriarsi di un diritto, ossia quello del secondo livello di contrattazione, che è nel dna di quest'azienda e di molte altre a lei comparabili, presenti sul territorio”. Molti i temi al centro della vertenza: il lavoro notturno per gli over 55, il premio di produzione, l'indennità di presenza oraria, il pagamento del premio feriale a luglio.