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È ufficiale: il 28 novembre sarà l’ultimo giorno di produzione nello stabilimento Beko di Siena. A confermarlo è stata Daniela Miniero, della Fiom Cgil di Siena, al termine del tavolo tra azienda e sindacati convocato per discutere del futuro del sito produttivo.
La cessazione delle attività produttive apre una fase cruciale per la reindustrializzazione del sito. Secondo Massimo Martini, della Uilm senese, “dal primo gennaio stimiamo che resteranno nell’azienda 170 persone. Al momento sono 64 i lavoratori già usciti e 53 quelli in lista”.
Il progressivo ridimensionamento del personale, avviato nei mesi scorsi, accompagna la fine della produzione. Le organizzazioni sindacali guardano ora alla fase successiva, quella che dovrebbe vedere Comune di Siena e Invitalia impegnati nella costituzione di una nuova società di gestione.
“Il 6 novembre il Consiglio comunale discuterà una delibera utile alla costituzione della nuova società”, ha spiegato Martini. “Il 27 novembre il punto sarà all’ordine del giorno di un nuovo Consiglio comunale. Sarà costituita la InviSi”.
La InviSi, società mista pubblico-privata, avrà il compito di rilevare lo stabilimento e coordinare l’ingresso di un nuovo investitore o di un soggetto industriale unico. “Speriamo che subentri un unico soggetto – ha aggiunto Miniero – anche se il ministro Urso, in occasione della sua visita in fabbrica, aveva prospettato la possibilità di creare un parco industriale sul sito”.
“È necessario che la reindustrializzazione non resti sulla carta – sottolineano Fiom e Uilm – e che il nuovo progetto garantisca occupazione stabile e prospettive di lungo periodo”.






















