Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e gruppo Baker Hughes-Nuovo Pignone hanno sottoscritto lunedì 1° dicembre l’ipotesi di accordo sul nuovo piano industriale che riguarda oltre 7 mila addetti distribuiti nei sei stabilimenti situati in Toscana, Lombardia, Puglia e Calabria.

L’intesa prevede un piano di investimenti complessivo di 300 milioni di euro in cinque anni e 300 nuove assunzioni, con l’obiettivo di consolidare e rafforzare la presenza industriale del gruppo in Italia, garantendo sviluppo, innovazione tecnologica e nuove opportunità occupazionali.

“In un Paese in cui l’assenza di politiche industriali strutturate pesa quotidianamente sulle lavoratrici e sui lavoratori, questa ipotesi di accordo rappresenta un passo significativo per invertire la rotta”, dicono i coordinatori nazionali del gruppo di Fiom, Fim e Uilm (Daniele Calosi, Flavia Capilli e Vincenzo Renda): “Con questo risultato dimostriamo che è possibile costruire un modello di relazioni industriali che difenda l’industria, tuteli il lavoro e crei prospettive di crescita sostenibile”.

Le organizzazioni sindacali sottolineano che “questo accordo non è un punto di arrivo, ma l’avvio di un percorso che dovrà essere monitorato costantemente, affinché gli impegni assunti si traducano in interventi reali e concreti sui territori e nei siti produttivi”.

Fiom, Fim e Uilm così concludono: “Esprimiamo soddisfazione per il piano condiviso e confermiamo il nostro impegno a garantire che lo sviluppo industriale di Baker Hughes Nuovo Pignone continui a rappresentare un valore per l’intero Paese e per tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti. Adesso la parola ai lavoratori attraverso il voto”.