“Chi ha scommesso di restare in fabbrica negli ultimi anni ha fatto molti sacrifici, questo integrativo li ripaga solo in parte, ma per lo meno redistribuisce un po' di utili tra i lavoratori”. Massimiliano Catini, coordinatore per la Fiom Cgil all'interno della Rsu di Ast – le acciaierie ternane di proprietà della multinazionale tedesca ThyssenKrupp – commenta così l'accordo raggiunto nei giorni scorsi con l'azienda, dopo una lunga trattativa, e approvato poi a larga maggioranza dai lavoratori nelle assemblee.

Il contratto prevede un riconoscimento economico così articolato: per l'anno di competenza in corso (2018-2019) una una-tantum di 500 euro lordi; per il prossimo anno (2019-2020) un premio di risultato che in caso di raggiungimento degli obiettivi potrà arrivare a 1.000 euro lordi, che potrebbero salire a 1.200 in caso di superamento degli stessi obiettivi. Un anticipo sul premio, del valore di 350 euro, sarà erogato nella busta paga di novembre.

“Dal punto di vista economico siamo soddisfatti – spiega Catini - l'unico rammarico è che sull'una-tantum da 500 euro non abbiamo trovato una forma di detassazione soddisfacente e gli stessi lavoratori nelle assemblee hanno sottolineato la pesantezza della pressione fiscale sul premio, ma in generale su tutta la retribuzione da lavoro dipendente”. Diverso il discorso invece sul premio di risultato (2019-2020) per il quale la legge prevede una consistente detassazione, in quanto legato a obiettivi di miglioramento aziendale.

“Oltre a questo – continua Catini – è interessante la cosiddetta 'opzione welfare', ovvero la possibilità di trasformare il premio di risultato in servizi, per un valore pari al 125% del premio stesso. Una opzione che sempre più lavoratori stanno prendendo in considerazione”.

Insomma, quello siglato all'Ast di Terni è un buon accordo, secondo la Fiom Cgil. Ora però, raggiunto questo obiettivo certamente importante per i lavoratori, resta la questione principale, ovvero la grande incertezza sul futuro delle acciaierie di Terni, la più grande azienda privata dell'Umbria: “La mia sensazione – afferma ancora Catini - è che Thyssen è ancora intenzionata a vendere se troverà un acquirente. Ma il problema è che anche per loro le prospettive non sono affatto chiare, come ci è stato recentemente confermato da un rappresentate del Cae di Thyssen, che dovrebbe avere una visione complessiva dei vari siti del gruppo”.

In questo quadro, il timore di lavoratori e sindacati è sempre lo stesso: lo spezzettamento e l'indebolimento del sito ternano: “La prospettiva peggiore è quella di una vendita a pezzi – dice ancora Catini – se ad esempio trovassero un acquirente per il Tubificio, e sappiamo che Marcegaglia sul tubo continua a puntarci, nonostante l'avanzata dell'auto elettrica, allora potrebbero vendere quello, così come altri pezzi del complesso produttivo, ma questo sarebbe un colpo durissimo. Noi abbiamo sempre lottato perché Ast resti unita per avere un valore aggiunto”.

Intanto, i sindacati hanno preteso e ottenuto che nel piano industriale di transizione 2019-2020 i volumi restassero come minimo sul milione di tonnelate. Ci sono poi investimenti per 60 milioni di euro, “che riteniamo non sufficienti – sottolinea Catini - ma in questo momento di crisi per Thyssen era il massimo che si potesse ottenere. Infine, il piano offre anche garanzie sugli aspetti occupazionali.

Ma proprio sull'occupazione si è aperta in questi giorni una nuova partita: l'azienda ha avviato licenziamento collettivo per 50 impiegati. I sindacati hanno ottenuto che le uscite siano solo su base volontaria e con incentivi variabili dai 30.000 ai 100.000 euro. Ora però bisogna assumere per compensare le fuoriuscite, anche perché le criticità sul fronte dell'organizzazione del lavoro sono sempre più evidenti: “In vari reparti c'è una evidente mancanza di personale che impone un ricorso sistematico agli straordinari – conclude Catini – e su questo intendiamo incalzare l'azienda per ristabilire il rispetto pieno degli istituti contrattuali e un'organizzazione che non penalizzi i lavoratori”.