"Bisogna applicare gli accordi e gli impegni che sono stati realizzati. Credo che sia il momento della responsabilità. ArcelorMittal non deve fare forzature o ricatti, come ha fatto sulla cassa integrazione. Lo sciopero sta andando molto bene, l'azienda deve mettersi in testa di discutere, confrontarsi con il sindacato". A dirlo è il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, oggi (giovedì 4 luglio) a Brindisi per un convegno sulle autonomie, commentando la situazione dell'ex Ilva di Taranto. "Dall'altra parte - ha aggiunto - credo che il governo non possa chiedere ai nuovi arrivati di avere responsabilità sulle cose che sono state fatte in passato".

Per Landini è necessario "confermare un'idea che lega gli investimenti alle responsabilità nel momento in cui gli investimenti sono fatti, realizzati e determinano la possibilità di andare fino in fondo, per avere finalmente un'industria siderurgica di qualità". Occorre, poi, costruire un rapporto serio "tra le tecnologie che si utilizzano, i processi produttivi, in modo che finalmente nessuno debba più morire dentro la fabbrica, né fuori, per produrre acciaio. Questa possibilità oggi c'è, perché si parla di quattro miliardi di investimenti". Il segretario generale Cgil ha così concluso: "Credo che il momento della responsabilità sia quello di essere molto diretti sulle cose da fare, sui controlli da fare, sugli impegni reciproci che devono essere assunti".