Continua l’attività del sindacato di strada della Flai Cgil Basilicata nelle campagne dell’Alto Bradano, tra Boreano, Matinelle e Montemilone, nel Potentino. Dal 20 agosto il sindacato è nei luoghi di lavoro o nei posti di ritrovo dove vengono ingaggiati i migranti occupati nella raccolta del pomodoro dai caporali.

I sindacalisti, insieme a un avvocato e a un mediatore culturale, a oggi hanno incontrato circa una quarantina di lavoratori che attualmente vivono in alloggi di fortuna in attesa dell’apertura del centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio. A partire da questa settimana l’attività della raccolta entra pienamente a regime e sono in arrivo centinaia di lavoratori stagionali. Per questo motivo il sindacato, in collaborazione con Medici senza frontiere, domani martedì 3 settembre sarà nuovamente a Palazzo San Gervasio a partire dalle ore 17 per offrire i propri servizi, dalla diffusione del materiale informativo sui contratti tradotti nelle diverse lingue alla distribuzione di giubbotti catarifrangenti. Nella giornata di domani è prevista anche la visita del sindacato al centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio, in procinto di aprire regolarmente.

Il segretario generale Flai Cgil Basilicata Vincenzo Esposito ribadisce quanto “l’apertura del centro sia assolutamente necessaria per contrastare il fenomeno del caporalato, altrimenti – dice – si verifica quanto sta accadendo a La Felandina di Metaponto, nel Materano, dove lo sgombero del ghetto senza una collocazione alternativa non ha certo risolto il problema ma lo ha soltanto spostato di località, con i migranti in strada in cerca dell’ennesima precaria e indegna sistemazione. Grazie all’accordo in essere siglato con la Regione Basilicata, il centro di Palazzo San Gervasio avrà tutti i servizi necessari per mettere il meno possibile a rischio i lavoratori stagionali, tra cui un poliambulatorio, la mensa, i servizi igienici, il centro per l’impiego, il servizio navetta per il trasporto dei braccianti dal centro di accoglienza ai campi grazie alle risorse messe a disposizione dai sindacati e dalle organizzazioni di categoria”.

“Il trasporto – conclude – è uno dei settori su cui maggiormente prendono piede le forme di illegalità legate al lavoro stagionale in agricoltura. L’auspicio è che la Regione Basilicata si adoperi il prima possibile affinché anche nel Materano si mettano in funzione strutture simili, tra l’altro già a disposizione, e che su tutto il territorio regionale venga fatto il possibile perché gli interventi di prevenzione siano effettuati nei giusti tempi”.